"La prima scossa è stata lunghissima e violentissima" racconta una donna italiana. "Bisogna intervenire subito, spero che la gente sia riuscita a scappare. Aspettiamo i vostri soccorsi". Ascolta le testimonianze di chi è scampato alla tragedia
TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA SU SKY TG24
L'ALBUM FOTOGRAFICO DELLA TRAGEDIA
I MOMENTI DOPO LA SCOSSA: IL VIDEO
"Subito dopo il terremoto onde gigantesche si sono abbattute su spiagge e strade e si portavano via i morti tra le macerie. Alcune strutture dei palazzi presidenziali e del Parlamento sono crollate. Ci sono cadaveri dappertutto" racconta Cristina Iampieri, avvocato italiano, che lavora all'Onu a Port-au-Prince.
Haiti. Tutto intorno morte, distruzione, una vera apocalisse. Sono queste le parole che riccorrono nelle testimonianze di chi è sopravvissuto al terremoto che ha colpito il paese più povero d'America.
E poi le urla di chi cerca i familiari, folla per strada, gente ferita che cerca soccorsi. Nelle orecchie risuonano le voci di disperazione della popolazione.
"La prima scossa è stata lunghissima e violentissima. La terra ha continuato a tremare quasi ininterrottamente per tutta la notte" racconta a Sky Tg24 Cristina Iampieri - "Le bidonville sono tutte crollate. Le scosse sono state violentissime. Quello che ci ha colpito moltissimo è il silenzio totale di tutta la città al buio. L'unica cosa che si riusciva a sentire erano le persone che si erano raggruppate per pregare cantando". E aggiunge: "E' necessario intervenire per alleviare le sofferenze ed evitare che la gente sia affamata, perché poi le conseguenze sono quelle che tutti sanno. Bisogna intervenire subito. Spero che molta gente abbia avuto il tempo di scappare, perche' la scossa e' stata lunga. Non funziona neanche la radio. Le linee sono sovraccariche. Aspettiamo i vostri soccorsi".
"Ora la gente cerca di aiutarsi, sono tutti in strada. Ci sono tanti feriti, bambini che piangono e cercano i loro genitori, adulti che cercano aiuto - sono le parole di un giornalista di Haiti raccolte da SKY TG24 - Ma le strade sono distrutte, la viabilità è impossibile e non c'è modo di far arrivare gli aiuti. Ho sentito che un ospedale qui è crollato, è molto difficile che le persone ferite possano essere raggiunte dai medici".
Ascolta le testimonianze di chi è sopravvisuto alla tragedia.
Cosa resta di quel paradiso terreste che nell'immaginario occidentale rappresenta sole, mare e pace?
E' una tragedia di proporzioni inimmaginabili, il terremoto che ha colpito Haiti, il paese più povero dell'intero continente americano. La capitale, Port-au-Prince, di fatto non esiste più. E il bilancio delle vittime è ancora del tutto incerto.
Guarda anche:
Obama: aiuti immediati per i sopravvissuti
Terremoto Haiti, i video amatoriali finiscono in rete
La testimonianza di un sopravvissuto
Croce Rossa: "In piedi un solo ospedale"
Haiti, il paese più povero d'America
Tutte le notizie su Haiti
Il meteo sulla regione colpita
L'ALBUM FOTOGRAFICO DELLA TRAGEDIA
I MOMENTI DOPO LA SCOSSA: IL VIDEO
"Subito dopo il terremoto onde gigantesche si sono abbattute su spiagge e strade e si portavano via i morti tra le macerie. Alcune strutture dei palazzi presidenziali e del Parlamento sono crollate. Ci sono cadaveri dappertutto" racconta Cristina Iampieri, avvocato italiano, che lavora all'Onu a Port-au-Prince.
Haiti. Tutto intorno morte, distruzione, una vera apocalisse. Sono queste le parole che riccorrono nelle testimonianze di chi è sopravvissuto al terremoto che ha colpito il paese più povero d'America.
E poi le urla di chi cerca i familiari, folla per strada, gente ferita che cerca soccorsi. Nelle orecchie risuonano le voci di disperazione della popolazione.
"La prima scossa è stata lunghissima e violentissima. La terra ha continuato a tremare quasi ininterrottamente per tutta la notte" racconta a Sky Tg24 Cristina Iampieri - "Le bidonville sono tutte crollate. Le scosse sono state violentissime. Quello che ci ha colpito moltissimo è il silenzio totale di tutta la città al buio. L'unica cosa che si riusciva a sentire erano le persone che si erano raggruppate per pregare cantando". E aggiunge: "E' necessario intervenire per alleviare le sofferenze ed evitare che la gente sia affamata, perché poi le conseguenze sono quelle che tutti sanno. Bisogna intervenire subito. Spero che molta gente abbia avuto il tempo di scappare, perche' la scossa e' stata lunga. Non funziona neanche la radio. Le linee sono sovraccariche. Aspettiamo i vostri soccorsi".
"Ora la gente cerca di aiutarsi, sono tutti in strada. Ci sono tanti feriti, bambini che piangono e cercano i loro genitori, adulti che cercano aiuto - sono le parole di un giornalista di Haiti raccolte da SKY TG24 - Ma le strade sono distrutte, la viabilità è impossibile e non c'è modo di far arrivare gli aiuti. Ho sentito che un ospedale qui è crollato, è molto difficile che le persone ferite possano essere raggiunte dai medici".
Ascolta le testimonianze di chi è sopravvisuto alla tragedia.
Cosa resta di quel paradiso terreste che nell'immaginario occidentale rappresenta sole, mare e pace?
E' una tragedia di proporzioni inimmaginabili, il terremoto che ha colpito Haiti, il paese più povero dell'intero continente americano. La capitale, Port-au-Prince, di fatto non esiste più. E il bilancio delle vittime è ancora del tutto incerto.
Guarda anche:
Obama: aiuti immediati per i sopravvissuti
Terremoto Haiti, i video amatoriali finiscono in rete
La testimonianza di un sopravvissuto
Croce Rossa: "In piedi un solo ospedale"
Haiti, il paese più povero d'America
Tutte le notizie su Haiti
Il meteo sulla regione colpita