La televisione araba Al Jazeera ha trasmesso un video in cui due uomini rivendicano l'attacco alla base di Khost dove hanno perso la vita 7 agenti dei servizi segreti statunitensi. Uno dei due sarebbe il medico giordano Humam al Balawi
Humam Khalil Abu-Mulal al-Balawi, il medico giordano che si è fatto saltare in aria nella base americana della provincia afghana di Khost è apparso in un video, registrato prima dell'azione, in cui rivendica l'attacco: "Questo è un messaggio rivolto ai nemici della nazione islamica: i servizi segreti della Giordania e la Cia", dichiara un uomo in uniforme militare, presentato da Al Jazeera come Humam al Balawi. "I mujaheddin non espongono mai la religione al ricatto e non la rinnegano neanche se viene loro offerto il Sole in una mano e la Luna nell'altra" alludendo al doppio gioco del giordano.
Al Balawi, era stato reclutato dalla Cia su suggerimento dei servizi di Amman e secondo l'Agenzia era sul punto di rivelare il nascondiglio di Ayman al Zawahiri, il numero due di Al Qaeda: per questo era stato portato nella base di Khost senza alcun controllo di sicurezza. Si tratta di un colpo molto duro inferto alla Cia: tra le vittime
vi sono infatti alcuni dei massimi esperti su Al Qaeda dei servizi statunitensi, le cui capacità "sono insostituibili a breve termine", come sottolineato dagli esperti.
Il Washington Post ha ricostruito gli ultimi minuti dell'attentato della fine dello scorso dicembre. Humam Khalil Abu-Mulal al-Balawi era appena arrivato a bordo di una station wagon rossa, uno dei massimi esperti della Cia di al Qaeda, 30 anni, fuori ad accoglierlo, ansioso di raccogliere da lui le tracce del numero due del gruppo, Ayman al Zawahiri. Il giordano è sceso dall'auto con una mano in tasca. Non appena l'americano gli ha chiesto di tirarla fuori per procedere alla perquisizione, ha azionato la cintura esplosiva. Insieme all'esperto di Al Qaeda, sono rimasti uccisi un interprete e altri due agenti della Cia, due contractor, l'agente giordano e un autista. Almeno altre sei persone sono rimaste ferite: fra loro il numero due della Cia in Afghanistan che sta lottando contro la morte.
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