Stigmatizzazione della dispersione armata dei dimostranti a Teheran è stata espressa da Stati Uniti, Francia e Canada. Anche l'Italia si è unita al coro con una nota della Farnesina, in cui è detto: "la vita umana va salvaguardata sempre"
I sanguinosi scontri iraniani, iniziati nel giorno dell'Ashura, hanno visto concordi Stati Uniti, Canada e Francia in un'immediata e ferma condanna della dispersione armata dei manifestanti antigovernativi. Mike Hammer, il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha fatto sapere che "la speranza e la storia sono dalla parte di chi persegue in modo pacifico i propri diritti universali", mentre il ministro degli esteri all'Eliseo Bernard Kouchner ha reso "omaggio al grande coraggio che onora il popolo iraniano", deplorando "gli arresti arbitrari contro semplici manifestanti scesi in piazza per difendere il diritto alla libertà di espressione e l'aspirazione alla democrazia". Nella serata di quella che è stata ribatezzata "l'Ashura di sangue" è giunta anche la ferma condanna dell'Italia con una nota della Farnesina in cui è detto che "la vita umana va salvaguardata sempre" perché "costituisce un valore fondamentale che va difeso in qualsiasi circostanza".
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