Spara al grido di "Allah è grande": 13 morti in Texas

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Usa sotto choc per la carneficina avvenuta nella base di Fort Hood. Anche 30 feriti nel bilancio dell'eccidio. Il killer è Nidal Malik Hassan, 39 anni psichiatra militare di origini giordane. Ancora da chiarire le motivazioni del folle gesto

Un'altra strage della follia negli Usa, definita "sconvolgente" dal presidente Obama, intervenuto dalla Casa Bianca. Questa volta la tragedia è avvenuta in una delle più importanti basi militari Usa: 13 militari sono stati uccisi e almeno altri 30 sono rimasti feriti a seguito di una sparatoria nella base militare di Fort Hood, in Texas.

L'incidente è accaduto al Soldier Readiness Center della base militare di Fort Hood, che ha ogni giorno un intenso traffico di soldati in arrivo e in partenza. Un ufficiale di origine palestinese in partenza l'Iraq è l'autore della strage. Il maggiore Nidal Malik Hasan, 39 anni, un medico specializzato in malattie mentali, musulmano, ha agito da solo usando un'arma semi-automatica ed alcune pistole: ha sparato in modo indiscriminato sui soldati impegnati in controlli medici prima di partire per la guerra.

A quanto pare l'omicida non voleva partire per l'Afghanistan. L'uomo è stato poi ferito dai militari della base. Altri due sospetti, anch’essi militari, sono stati prima fermati e poi rilasciati. Il maggiore in un primo momento era stato dato per morto, poi il generale Cone che comanda la base ha chiarito che è ferito e si trova in un ospedale in condizioni definite "stabili". Il killer sparava all'impazzata sui commilitoni inermi e gridava "Allah Akbar", Dio è grande. Lo ha detto alla Nbc il generale Robert Cone, comandante della base teatro della sparatoria.

Molte le stragi compiute in America e nel mondo da gesti folli. Eccone le più significative:

- Strage in Alabama: uccide 10 persone e poi si spara (14 marzo 2009)

- California, vestito da Babbo Natale uccide 8 persone (26 dicembre 2008)

- Finlandia, studente spara e causa strage: almeno 9 vittime (23 dicembre 2009)

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