Il pontefice ha aperto i lavori della II assemblea speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi, sostenendo la necessità d'una caduta di barriere tra gli elementi culturali, razziali e religiosi nel cammino verso Dio
Un discorso a braccio quello che Benedetto XVI ha rivolto ai 244 padri sinodali, riuniti nella II assemblea speciale per l'Africa. Il pontefice ha, in primo luogo, rilevato l'insufficienza di un'analisi del mondo che trascuri di considerare come "al fondo della corruzione e del male stia una relazione non corretta con Dio". Il papa teologo ha quindi insistito sull'inutilità di "viaggi spaziali e cose complicate per raggiungere Dio: Egli abita nel nostro cuore". Tale cammino verso Dio non è precluso ad alcuno. Da qui la necessità di aprire i "confini tra le etnie e le religioni".