Cinque utenti californiani hanno intentato una causa civile contro il social network per il modo in cui sono usate le informazioni personali. E anche in Canada le autorità denunciano mancanze nella tutela dei dati privati
Cinque utenti californiani hanno intentato una causa civile contro Facebook. Viola le leggi della privacy della California e non spiega in modo chiaro agli iscritti come siano usate le loro informazioni personali. Queste le accuse rivolte al social network. Nella causa civile, presentata alla Corte Superiore della Contea di Orange, si chiedono i danni, il pagamento delle tasse dell’avvocato e si include anche la richiesta di un processo con la giuria.
Il portavoce di Facebook Barry Schnitt ha commentato: “Non c’è alcun merito in questa causa e la contrasteremo”.
I cinque accusatori sono un fotografo professionale, un’attrice e modella di Los Angeles, due ragazzi sotto i 13 anni e un utente del Facebook originario. Secondo loro Facebook violerebbe non solo le leggi della privacy californiana, ma anche quella del web diffondendo informazioni personali postate dagli utenti a terze parti.
Ma i problemi per il social network non sembrano finire negli Stati Uniti. Le autorità canadesi stanno infatti analizzando il sito per capire se infrange o meno le leggi della privacy. Il “Garante” della privacy canadese ha scritto un resoconto il mese scorso evidenziando serie mancanze nel modo in cui il social network protegge le informazioni personali e ha dato al sito un mese di tempo per rispondere.
Il portavoce di Facebook Barry Schnitt ha commentato: “Non c’è alcun merito in questa causa e la contrasteremo”.
I cinque accusatori sono un fotografo professionale, un’attrice e modella di Los Angeles, due ragazzi sotto i 13 anni e un utente del Facebook originario. Secondo loro Facebook violerebbe non solo le leggi della privacy californiana, ma anche quella del web diffondendo informazioni personali postate dagli utenti a terze parti.
Ma i problemi per il social network non sembrano finire negli Stati Uniti. Le autorità canadesi stanno infatti analizzando il sito per capire se infrange o meno le leggi della privacy. Il “Garante” della privacy canadese ha scritto un resoconto il mese scorso evidenziando serie mancanze nel modo in cui il social network protegge le informazioni personali e ha dato al sito un mese di tempo per rispondere.