La trattativa sulla Birmania che andrà in scena al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sarà aspra. Oltre al veto i Pechino, difficile prevedere quale sarà l'impegno di Stati Uniti, Ue e di molti paesi del sud est asiatico
La trattativa sulla Birmania che andrà presto in scena al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sarà aspra. E sarà anche condizionata dal veto di Pechino che comunque non arriva inaspettato. Difficile prevedere quale sarà l'impegno di Stati Uniti, Unione Europea e di numerosi paesi del sud est asiatico che hanno duramente criticato la condanna ad ulteriori 18 mesi di arresti domiciliari per la leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi. Un impegno che potrebbe portare ad un inasprimento delle sanzioni economiche nei confronti della giunta birmana.
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