I giudici hanno deciso di riesaminare alcune testimonianze prima di emettere il verdetto. La 64enne premio Nobel per la pace rischia 5 anni di carcere per violazione degli arresti domiciliari
E' stata rinviata all'11 agosto in Myanmar la conclusione del processo e il conseguente verdetto per la leader dell'opposizione, Aung San Suu Kyi. I giudici hanno deciso infatti di riesaminare alcune testimonianze prima di emettere la sentenza. La 64enne premio Nobel per la pace rischia 5 anni di carcere per violazione degli arresti domiciliari, non avendo avvertito le autorita' dell'intrusione di un cittadino americano, John William Yettaw, nella sua casa agli inizi di maggio.