Dopo i due attacchi a Herat e Farah, in cui sono rimasti feriti in modo non grave tre soldati italiani, il ministro della Difesa esclude l'ipotesi di anticipare la fine della missione: ce ne andremo solo a obiettivo centrato
Niente ritiro anticipato dall'Afghanistan. Il ministro della Difesa, Ignazio Umberto, dice no a Umberto Bossi che aveva proppsto il ritiro del contingente italiano dopo il doppio attacco a Herat e Farah in cui tre soldati sono rimasti feriti in modo non grave. "Bossi ha parlato da papà - ha detto La Russa a SKYTG24 - ma noi siamo ministri. L'Afghanistan sarà lasciato solo quando sarà in grado di gestire autonomamente il territorio". No al ritiro anche da Pdl e Lega mentre il ministro degli Esteri Frattini promette: presto i tornado per coprire i soldati.
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