Il segretario del partito comunista della capitale della provincia dove sono avvenuti gli scontri ha detto che i colpevoli saranno condannati a morte, come prevede la legge cinese
Nella provincia dello Xinjiang più di 150 persone sono morte e oltre 1.400 sono state arrestate negli scontri dei giorni scorsi. Il segretario del partito comunista della capitale della provincia dove sono avvenute le violenze ha detto che i responsabili saranno condannati a morte, come prevede la legge cinese. Il sindaco della città ha assicurato invece che la situazione è stata riportata sotto controllo grazie a quella che ha definito la "saggia direzione del Comitato regionale del Partito e del governo".