Iran, una rivolta raccontata grazie al web

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Non è bastato al regime legare le mani alla stampa straniera, arrestare gli oppositori, bloccare i blog dei dissidenti e i social network. Molti iraniani hanno superato la censura usando i proxy server

Una folla che ritrova la propria voce e invade le strade per denunciare una rielezione, quella dell'ultraconservatore Ahmadinejad, che sa troppo di bruciato. La metà della popolazione iraniana ha meno di 25 anni e sa che ha votato per il cambiamento: Mir Hossein Mousavi. Non è bastato al regime legare le mani alla stampa straniera, arrestare gli oppositori, bloccare blog e i social network. L'iran è un paese giovane e gli hacker hanno saputo bucare la cortina di ferro, superando la censura grazie ai proxy server, che permettono di accedere a qualsiasi sito senza essere identificati.

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