Iran: la protesta corre sul web

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Un'immagine dalle manifestazioni in Iran
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Nonostante la censura, le immagini, i video e i racconti della proteste a Teheran si diffondono in tutto il mondo attraverso la rete

Chiusi con autorità i giornali vicini al candidato Mousavi, impedito ai corrispondenti stranieri di seguire le proteste di questi giorni a Teheran, l'unico modo rimasto ai manifestanti iraniani per raccontare questi giorni concitati è la rete. Blog, Flickr, YouTube, ogni piattaforma va bene per postare filmati, immagini e testimonianze per tentare di aggirare la censura che il governo sta attuando.

Nonostante il governo iraniano abbia, da ieri, bloccato l'accesso a YouTube, questi pochi giorni sono già bastati per postare i video delle manifestazioni. Video amatoriali, girati con camere da poco o addirittura con i videofonini, ma che bastano a far capire qual è oggi la situazione a Teheran.

In fondo a questa pagina trovate tre esempi di video caricati in questi giorni: un gruppo di donne aggredite da poliziotti armati di manganelli, uno scontro tra manifestani e polizia e la conferenza stampa di di Zahra Rahnavard, moglie di Mir Hossein Mousavi.

Chiuso YouTube, restano però aperti molti altri canali. Twitter si sta confermando in questi giorni uno strumento prezioso per tenere i contatti quando viene bloccato l'accesso gli altri strumenti della Rete. L'account del comitato elettorale di Mousavi, aggiorna sulla situazione sia il mondo esterno che i propri seguaci, dando indicazioni su come portare avanti la protesta. Anche Flickr continua, per ora, a funzionare. Qui, centrale rispetto a quello che si muove in rete, l'account del partito di Mousavi posta immagini dall'Iran e da tutto il mondo.

Altre immagini possono essere trovate su Tehran24, un fotoblog dedicato alla capitale iraniana, che in questi giorni pubblica immagini e video delle proteste. E sono i blog, come questo, a continuare a raccontare cosa succede in questi giorni, approffitando della parcelizzazione della rete e della difficoltà del regime a seguire ogni voce nel web.


Qui alcuni dei video postati su YouTube:
Poliziotti armati di manganelli aggrediscono alcune donne


Scontri tra manifestanti e polizia


La conferenza stampa di di Zahra Rahnavard, moglie di Mir Hossein Mousavi (qui la traduzione di ciò che viene detto)


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