Nel tentativo di placare l'indignazione internazionale, la giunta militare apre le porte del tribunale alla stampa. "Sembra che vogliano migliorare l'immagine del processo permettendoci di essere là", ha commentato un diplomatico asiatico
La giunta militare birmana ha autorizzato diplomatici e giornalisti, stranieri e locali, a seguire il processo contro la leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi. Il premio Nobel per la pace rischia fino a cinque anni di carcere, se verrà riconosciuta colpevole di aver violato i termini degli arresti domiciliari. La vicenda del caso montato contro la Suu Kyi ha indignato l'Occidente innescando la minaccia di nuove sanzioni contro il regime.