Il padre-mostro, che per 24 anni ha segregato e violentato la figlia, ha riconosciuto, a sorpresa, tutti i capi d'accusa, compresa la morte di uno dei bambini nati dalla violenza. Il piccolo morì per mancanza di cure mediche
"Mi dichiaro colpevole di tutti i capi d'accusa". A sorpresa, in apertura della terza giornata del processo a Sankt Poelten, Josef Fritzl si è riconosciuto colpevole di tutti i capi di imputazione, incluso omicidio colposo e riduzione in schiavitù. Già in precedenza aveva ammesso i reati di stupro, incesto e segregazione ai danni di sua figlia Elisabeth, ora 43enne. Il padre-mostro aveva però negato la colpevolezza per la morte del neonato avuto dalla figlia nel 1996, che secondo l'accusa fu causata dalla mancanza di cure mediche. Domani attesa la sentenza.