Sequestrati anche un'infermiera canadese e un francese, oltre a Mauro D'Ascanio. Sarebbe stato chiesto un riscatto. Il governo sudanese: "Sono vivi, lavoriamo per liberarli". La ong sospende le attività e ritira lo staff internazionale
Tre impiegati della sezione belga di Medici senza frontiere sono stati rapiti in Darfur, regione del Sudan occidentale in preda alla guerra civile. Sono un medico italiano che si chiama Mauro D'Ascanio, Raphael Meonier un coordinatore medico fracese e l'infermiera canadese Laura Archer.Con loro c'erano anche due operatori locali che sono già stati rilasciati. "I tre sono vivi, stanno bene e si sta lavorando per liberarli" afferma il governo sudanese.