Spagna, Paesi Baschi: i nazionalisti escono dal governo

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Svolta storica nella regione di Bilbao: si va verso una coalizione di unità nazionale. Nelle elezioni regionali del 1 marzo si segnala anche la vittoria in Galizia del Pp (Partido popular, centrodestra)

di Luigi Vaccariello

Cade anche l’ultimo feudo dei nazionalisti spagnoli: è questa la notizia che emerge dalle consultazioni elettorali ‘autonomiche’ di Paesi Baschi e Galizia. Già, perché i socialisti, dopo aver sottratto con Pasqual Maragall ai moderati di Convergencia i Uniò nel 2003 la Catalogna, sono riusciti nell’impresa di sottrarre al predominio dei nazionalisti del Partido Nacionalista Vasco anche la roccaforte dei Paesi Baschi. Non ci sarà dunque un quarto mandato al Palacio di Ajura Enea per il controverso e discusso Ibarretxe che, pur avendo visto crescere in seggi e voti la posizione del proprio partito, non potrà contare di fatto sull’appoggio dei partiti nazionalisti minori per i quali questa consultazione è stata un’autentica disfatta.

Ecco perché Patxi Lopez potrebbe essere il primo ‘Lehendakari’ non nazionalista della storia dei Paesi Baschi. Ed in tal senso starebbe prendendo corpo un’ipotesi tanto affascinante quanto impensabile fino a poco tempo fa: un’alleanza che porterebbe al governo PSOE e PP, una sorta di governo di unità nazionale. Lopez, dopo aver incassato il via libera ad avviare le consultazione dal suo partito, si è già detto “legittimato a poter dirigere questo cambiamento” in una regione sconvolta dal terrorismo dell’ETA e dove le aspirazioni di indipendenza sono spesso fonte di continue tensioni tra i governi di Madrid e Bilbao. La situazione è però in continua evoluzione e c’è anche chi ipotizza un’alleanza tra socialisti e PNV per provare a placare le spinte autonomiste e in alcuni casi indipendentiste dei nazionalisti baschi.

Completamente diverso invece il quadro del voto in Galizia, dove i Popolari tornano al potere con Alberto Núñez Feijóo mettendo fine al governo basato sull’alleanza tra i socialisti e nazionalisti del BNG. Un successo importante per il maggior partito di opposizione nazionale diviso al suo interno anche da intercettazioni che vedrebbero spiarsi tra loro alcuni tra i principali funzionari del PP. Se, dunque, il PSOE può gioire per lo storico risultato ottenuto nei Paesi Baschi, dall’altra parte deve affrontare una vera e propria crisi in Galizia. In Spagna il quadro politico sembra tutt’altro che stabile: da una parte c’è la sconfitta dei nazionalisti nei Paesi Baschi, dall’altra i due principali partiti nazionali si trovano a dover fare i conti con spaccature interne.

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