"L'Italia mi perdoni". Lettera di Battisti dal carcere

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L'ex terrorista scrive di nuovo. Dal carcere di Papuda, dove si trova in attesa delle decisioni del tribunale federale, ha consegnato una lunga lettera in cui chiede "con un atto di nobiltà" di essere perdonato

L'ex terrorista scrive di nuovo. Dal carcere di Papuda, dove si trova in attesa delle decisioni del tribunale federale ha consegnato una lunga lettera in cui appellandosi alla tradizione cristiana dell'Italia, chiede "con un atto di nobiltà" di essere perdonato. La lettera, rende noto l'edizione on line del quotidiano "Folha", è lunga otto pagine, è stata scritta a mano e consegnata ai senatori Eduardo Suplicy, del Partito dei lavoratori e Josè Nery del Partito Socialismo e Libertà che l'ha letta integralmente durante una sessione del Senato.

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