Non si spegne la polemica sulle parole del monsignore lefebvriano Richard Williamnson che in un'intervista negava l'olocausto, ora arrivano le scuse dei lefebvriani
Tappa la bocca al negazionista Richard Williamson il suo superiore della confraternita lefebrviana, ma le parole pronunciate rimangono. Mai esistite le camere a gas, dice e scatena le polemiche. Ora i lefevriani chiedono perdono, e prendono nettamente le distanze dalle sue parole. "Opinioni che non riflettono in nessun caso la posizione della nostra Fraternità, scrive il superiore monsignor Bernard Fellay in un comunicato.