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Ucraina, a Cassina de’ Pecchi arrivano orfani da Zaporizhzhia. VIDEO

Lombardia

Le telecamere di Sky TG24 hanno ripreso l'arrivo di 34 bambini e ragazzi che erano in viaggio dall’8 marzo con i genitori affidatari: sono stati accolti in una sala allestita dalla protezione civile in accordo tra sette Comuni e altrettante parrocchie per la registrazione dei minori e i tamponi

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Le telecamere di Sky TG24 hanno ripreso l’arrivo di 34 piccolo orfani ucraini a Cassina de’ Pecchi (nel Milanese) scesi da un autobus davanti all’oratorio (L'ACCOGLIENZA PROFUGHI IN ITALIA). La più piccola ha 2 anni, il più grande 17. Sono partiti l’8 marzo con i genitori affidatari da Zaporizhzhia, a 60 chilometri da Mariupol, e hanno attraversato il Paese in treno, poi in bus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA MAPPA DEL CONFLITTO - I REPORTAGE DI SKY TG24).

Volontaria: “Vengono da zone già colpite nel 2014”

Elena, una volontaria che vive a Bergamo e che accompagna gli orfani, spiega: "Sono i bambini che provengono dalle già zone colpite nel 2014. Quindi hanno già perso i loro genitori naturali. Sono figli adottati da queste persone che hanno molta paura di rivivere la stessa situazione che hanno vissuto nel 2014".

Le testimonianze di Irina e Inna

Irina ha 46 anni e una casa molto grande: ha 9 bambini (uno suo e 8 in affido dai 15 ai 4 anni). Alle telecamere di Sky TG24 mostra la sua casa e racconta com'era la sua vita prima. Inna è un’altra donna ucraina entrata nella dimora messa a disposizione da don Massimo Donghi, della parrocchia Maria Ausiliatrice: ha dovuto lasciare in quel Paese uno dei figli di 21 anni e il marito. "lo so – dice Inna - che a Mariupol hanno bombardato la casa di orfani e che ci sono sotto una casa, nelle cantine, nascosti 37 bambini che non riescono a portare via. Hanno provato in tutti i modi, hanno provato anche i soldati a tirare fuori uno ad uno, però stanno bombardando e hanno paura. So che sono in condizioni pessime, senza mangiare, senza bere da più di 10 giorni fino a oggi. Non so neanche se sono vivi ancora".

Gli orfani nella struttura

Nella sala allestita dalla protezione civile, che riassume lo sforzo di sette Comuni e sette parrocchie tra la Martesana e la Bergamasca, dopo alcune ore di silenzio qualche bambino ha iniziato a disegnare e a giocare con i palloncini. I medici hanno intanto registrato i documenti con l'aiuto di mediatori e interpreti e hanno eseguito i tamponi. "Ho capito che hanno bisogno di tutto – dice una delle addette - ma che sono completamente persi, nel vuoto".

Balconi: “Miracolo possibile con accordo fra sindaci e parroci”

"Questo miracolo – afferma la sindaca di Cassina de’ Pecchi Elisa Balconi - è stato reso possibile grazie all'accordo tempestivo di tanti sindaci e tanti parroci, che si sono uniti in modo molto veloce, siamo riusciti a mettere in piedi una macchina del soccorso veramente eccezionale".