Lodi, rave senza mascherine in paese con casi variante Delta: denunciati organizzatori

Lombardia
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La loro posizione è al vaglio dell'Autorità giudiziaria per le contestazioni del caso. Contemporaneamente, è stato anche sequestrato materiale audio. Oltre 700 persone si sono radunate a Maleo, paese dove l'Ats ha certificato la presenza di tre casi di variante Delta in un focolaio Covid di 10 contagiati in corso. Alcuni ragazzi hanno spiegato di esserne venuti a conoscenza dai media: la notizia - unita all'afa lodigiana sui 33 gradi - ha convinto i partecipanti a lasciare la zona prima del previsto

Oltre 700 persone senza mascherina hanno partecipato, senza distanziamento, a un rave party a Maleo, paese del Lodigiano dove l'Ats ha certificato la presenza di tre casi di variante Delta in un focolaio covid di 10 contagiati in corso. In questi minuti stanno andando via gli ultimi partecipanti: a quanto riferito, sul posto, la ex cava Geroletta, erano ancora presenti 500 persone. Alcuni ragazzi hanno spiegato di essere venuti a conoscenza dai media del focolaio Delta in paese e la notizia, unita all'afa lodigiana sui 33 gradi, ha convinto i partecipanti a lasciare la zona prima del previsto. L'area è stata abbandonata con molti rifiuti per terra. Sul posto erano presenti una cinquantina tra Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza per evitare che si verifichino disordini o incidenti. Intanto, la Procura della Repubblica di Lodi ha aperto un fascicolo con l'obiettivo di arrivare all'identificazione dei promotori della festa. Alcuni tra i presunti organizzatori del rave party sono intanto stati identificati e denunciati: la loro posizione è al vaglio dell'Autorità giudiziaria per le contestazioni del caso. Contemporaneamente, è stato anche sequestrato materiale audio. 

Il rave

I partecipanti sono arrivati a gruppi, soprattutto dal nord Italia, a partire da mezzanotte. Dopo aver spaccato recinzione e lucchetti, hanno dato il via alla festa con un camion con a bordo casse acustiche e materiale per l'illuminazione dell'area ma anche per la vendita di alcol. Le forze dell'ordine e il sindaco, Dante Sguazzi, hanno cercato di convincere i presenti ad abbandonare l'area, i quali però hanno rifiutato di andarsene dichiarando di essere contro tutte le regole anti covid. Non si registrano feriti e dalle forze dell'ordine il rave è stato definito come "tranquillo". Trentacinque sacchi pieni di immondizia sono stati abbandonati sul luogo del rave: si tratta, per lo più, di sacchi neri all'interno dei quali c'è di tutto. "Dovremo rimuoverli noi, al più presto, a spese dei cittadini - spiega il sindaco di Maleo Dante Sguazzi - È ovvio, però, che poi subito dopo ci rivarremo sulle persone che sono state identificate e denunciate stasera come organizzatori del maxi evento".

Gli ultimi partecipanti al rave mentre si allontanano - ©Ansa

Il sindaco di Maleo: "Preoccupati"

"C'è preoccupazione perchè le norme anti-covid non sono state rispettate", ha dichiarato il sindaco di Maleo, Dante Sguazzi, mentre gli ultimi partecipanti al rave stanno andando via. "In una zona come la nostra, con Maleo che ha subìto la grave situazione epidemiologica, è sicuramente un evento spiacevole che spero non si ripeta più", ha aggiunto.

Il presidente del parco: "Sanzioneremo gli illeciti"

Sull’accaduto è intervenuto il presidente del Parco Adda Sud Francesco Bergamaschi, all'interno del quale si trova la cava Geroletta: "Non spetta a noi, ma fossi il privato denuncerei questa intrusione nella mia proprietà, giusto per non alimentare l'idea che, tanto, non si rischia nulla. Intanto, le nostre Gev, Guardie ecologiche volontarie, hanno rilevato gli illeciti amministrativi commessi, come il transito e la sosta veicolare non consentiti in quest'area. Che verranno sicuramente sanzionati", ha detto.

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