Covid Lombardia, 4 comuni diventano zona rossa. Oggi 1.764 nuovi casi

Lombardia

Si tratta di Castrezzato, Viggiù, Mede e Bollate, lo ha stabilito un'ordinanza del presidente della Regione, Attilio Fontana, che sarà in vigore dalle 18 di oggi e fino a mercoledì 24 febbraio

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Castrezzato, Viggiù, Mede e Bollate dalle 18 di oggi e fino a mercoledì 24 febbraio saranno zona rossa, lo ha stabilito con un'ordinanza il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. La decisione è dovuta all'insorgere di cluster di contagio legati alla diffusione di varianti del virus. "Spero che non si debba ritornare in zona arancione. I dati non sono ancora arrivati, con il Cts ci si confronta il venerdì", ha detto Fontana sulla possibilità di un ritorno in zona arancione.

Intanto, sono 1.764 i nuovi positivi in Lombardia, a fronte di 38.296 tamponi effettuati, con un rapporto del 4,6%, in calo rispetto al 5.6% di ieri. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

19:11 - Vaccini, Fontana: "Coinvolgere over 80 che non hanno aderito"

"La preparazione della campagna vaccinale per gli ultra ottantenni è partita bene. Domani inizieranno le prime somministrazioni, ma dovremo fare ancora un piccolo sforzo per coinvolgere quelli che ancora non hanno aderito. Non era un click Day, quindi non c'era nessuna urgenza, ma è importante che gli over 80 si iscrivano". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo alla trasmissione Pane al Pane su Radiolombardia. Rispondendo invece alla richiesta dell'Anci di fare in modo che i sindaci siano maggiormente coinvolti nella campagna vaccinale, Fontana ha spiegato: "abbiamo coinvolto dal primo momento i Comuni nel Piano vaccinale. Ascolteremo tutte le proposte, ma dovremo fare in modo che sia chi organizza il piano ad individuare i luoghi e le modalità della collaborazione, altrimenti si rischia di fare delle scelte che possono essere poco coerenti con le necessità indicate dal piano".

18:50 - Vaccini, Fontana: "Ho chiesto autorizzazione per acquistarli"

"Noi abbiamo chiesto di essere autorizzati a svolgere degli acquisti di vaccini. Comunque siamo in costante contatto con il commissario Arcuri, noi mettiamo a disposizione tutte le notizie di cui siamo in possesso perché nel caso in cui non dovessimo essere autorizzati a fare questi acquisti, venissero eventualmente fatti direttamente da parte del commissario". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo alla trasmissione Pane al Pane su Radiolombardia. "Collaboriamo cercando di mettere a disposizione quanto siamo a conoscenza. L'importante è che non si sprechino opportunità" ha aggiunto Fontana.

18:32 - Ats Bergamo: causa varianti cresce curva epidemica

La dimensione statistica dei nuovi casi identificati su base comunale (e il relativo tasso di incidenza per 1.000 abitanti) mostra, per la settimana che va dal 10 febbraio al 16 febbraio 2021, un incremento complessivo di nuovi casi pari a +1.025, con media giornaliera di nuovi casi pari a 146. Ciò determina un ulteriore incremento della curva epidemica: lo rende noto Ats Bergamo. Il valore di incidenza complessivo settimanale sale a 89 casi per 100.000 abitanti. Le aree critiche sono nuovamente rappresentate dagli ambiti confinanti con la provincia di Brescia e con il distretto di Bergamo Ovest. In termini generali, l'incremento appare diffuso in buona parte del territorio bergamasco. L'area meno impattata è nuovamente quella afferente all'ambito della Valle Brembana. Il numero di Comuni con zero casi incidenti è sceso a 81 su 244. "La presenza sempre più diffusa di varianti, con la maggiore forza di contagiosità ormai dimostrata a livello scientifico, ha determinato un veloce innalzamento dei casi incidenti, con l'insorgere di numerosi focolai, in particolare evidenti in ambito scolastico - rileva Ats in una nota -. Ciò spiega il prosieguo del trend incrementale della curva epidemica che emerge dal monitoraggio di questa settimana e che ci porta nuovamente a ribadire l'importanza di mantenere elevata l'attenzione su tutto il territorio, in particolare sulle aree in cui singoli comuni presentano nuovi focolai".

18:31 - Anestesisti Codogno: "Ce l'abbiamo fatta facendo rete"

Quello che ha aiutato gli anestesisti e i rianimatori lombardi ad affrontare la pandemia di Covid-19 in questo lungo e difficile anno, da quel 21 febbraio 2020 in cui fu diagnosticato il primo caso italiano, è stata la creazione di una rete organizzata e il mutuo soccorso tra le terapie intensive. A ripercorrere le tappe di quest'anno sono stati oggi gli specialisti che hanno diagnosticato e trattato in terapia intensiva a Pavia e Lodi i primi malati di Covid, in una conferenza stampa organizzata dalla Siaarti (Società italiana di anestesia e rianimazione). "Più che un'intuizione - ricorda Annalisa Malara, l'anestesista dell'ospedale Maggiore di Codogno che diagnosticò la malattia al paziente 1 - ad aiutarmi è stato il nostro metodo di ragionamento. Come anestesisti siamo abituati a ragionare in modo rapido e a 360°, perchè i pazienti hanno bisogno di uno o più supporti vitali e il tempo è poco". In quel momento i dati a disposizione "mi facevano pensare ad una malattia virale e anche se remota, non potevo escludere la possibilità del nuovo coronavirus - continua - Una volta fatta la diagnosi, poiché ero l'unica rianimatrice in ospedale in quel momento, ho avuto il supporto dei miei colleghi che mi hanno permesso di dedicarmi solo a questo paziente". Da lì è poi scattata la richiesta di aiuto al policlinico San Matteo di Pavia, ha ricordato Francesco Mojoli, direttore della scuola di Specializzazione dell'università di Pavia: "Abbiamo dovuto costruire una rianimazione dedicata a questo paziente. Si è creata una rete organizzativa e di mutuo soccorso in Lombardia, che ci ha permesso di gestire l'emergenza pandemica". Nei mesi successivi si "sono moltiplicate le richieste di aiuto dagli ospedali vicini - ha continuato - E' stata l'occasione per capire come lavorare in rete efficacemente". Come ha rilevato Gianluca Russo, dirigente di Anestesia all'Ospedale Maggiore di Lodi/Codogno, "la rete degli anestesisti, che già esisteva, è stata usata e grazie a questo siamo riusciti a non soccombere. Perchè siamo stati aiutati". 

18:18 - In Lombardia 1764 positivi, ricoveri in calo in intensiva

Sono 1.764 i nuovi positivi in Lombardia, a fronte di 38.296 tamponi effettuati, con un rapporto del 4,6%, in calo rispetto al 5.6% di ieri. Diminuiscono anche i ricoverati nelle terapie intensive, che sono 363, 10 meno di ieri. Aumentano invece gli ingressi in altri reparti, cresciuti di 47 unità, per un totale di 3740 persone ospedalizzate. Ventinove i decessi, per un totale di 27.883 vittime da inizio pandemia. A Milano sono 500 i nuovi casi, di cui 209 in città. Sono 381 a Brescia, 121 a Bergamo, 117 a Mantova, 115 a Pavia, 107 a Como, 105 a Monza e in Brianza. Sotto il centinaio Cremona (57), Lecco (58), Lodi (37), Sondrio (43), Varese (55).

17:34 - Tar Lombardia: "Sì a misure ma limitate nel tempo"

Secondo il Tar della Lombardia, "la situazione pandemica giustifica l'introduzione di misure restrittive a fronte di un temporaneo e limitato sacrificio degli interessi individuali", ma vi è "la necessità di tenere fermi inderogabili principi, anche di derivazione eurounitaria, nella persuasione che, in uno Stato di diritto, l'emergenza non giustifica di per sé qualsivoglia misura". Lo ha spiegato Il Tar stesso in occasione dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario la cui celebrazione non si è tenuta in presenza "a causa della perdurante pressione della pandemia".

16:30 - Fontana: "Cts anticipi decisioni su zone"

"Spero che non si debba ritornare in zona arancione. I dati non sono ancora arrivati, con il Cts ci si confronta il venerdì. Per me, se fosse possibile, si dovrebbe anticipare questa data perché i dati al Cts arrivano al martedì e quindi si potrebbe anticipare la notizia". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, intervenendo a Bergamo Tv. "Ormai è un dato acquisito che con le chiusure i dati migliorano e le aperture più larghe sono, più i dati peggiorano. È un dato di fatto", ha aggiunto.

16:18 - Fontana: "A Viggiù variante scozzese"

I quattro comuni lombardi di Viggiù, Bollate, Mede e Castrezzato "non sono zone rosse, le quali possono essere istituite solo dal ministro della Salute, ma una fascia rossa, misura consentita al presidente della Regione per rendere più stringenti le misure. Queste fasce rosse sono state definite perché oltre ad esserci l'evidenza di alcuni focolai, si è evidenziato che derivavano da varianti del virus, per lo più inglesi. Per il comune di Viggiù addirittura si tratta di una variante della variante inglese, definita variante scozzese". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, intervenendo a Bergamo Tv.

15:40 - Municipio del Pavese chiuso per 8 giorni

Il piccolo municipio di Olevano (Pavia), comune di poco più di 700 abitanti della Lomellina, resterà chiuso per otto giorni, fino al 24 febbraio, dopo che la responsabile dell'ufficio tecnico comunale è risultata positiva e tutti gli altri dipendenti, dal sindaco Luca Mondin agli assessori fino alla segretaria, sono stati messi in isolamento domiciliare. Fa eccezione solo il vigile urbano, che operando all'esterno negli ultimi giorni non aveva avuto contatti con la dipendente positiva. Sarà il solo a proseguire il suo lavoro, compresa la guida dello scuolabus.

15:17 - Sindaco Bollate: "Per ora dieci casi variante inglese"

"Per ora 10 casi di variante inglese, temo saranno di più. Da questa sera entriamo in zona rossa." Così il sindaco di Bollate, Francesco Vassallo, commenta la situazione epidemiologica del paese alle porte di Milano, uno dei quattro della Lombardia a entrare in zona rossa dalle 18. "È giusto, la zona rossa è inevitabile, anzi bisognava farla prima", il commento di un cittadino. "Ci sono in giro troppe persone, alcune senza mascherina, io non me ne capacito è una cosa seria e pericolosa", fa eco un altro concittadino preoccupato. "È stata una notizia sconcertante - il commento di un barista del centro - per noi già il lavoro era poco, ora faremo quello che potremo con l'asporto". "Questa è una guerra e per noi non è ancora finita, dobbiamo resistere", conclude.

14:06 - Il sindaco di Viggiù, preoccupante presenza varianti

"Comprendo le perplessità e i dubbi di molti ma ritengo un nostro dovere prestare la massima collaborazione alla Regione, al Ministero e ad Ats". Lo afferma Emanuela Quintiglio, sindaco di Viggiù (Varese), paese della Valceresio al confine con la Svizzera da oggi alle 18 in zona rossa. Nel comune di poco più di 5000 abitanti proprio da oggi era previsto l'avvio di uno screening di massa, cominciato tra la popolazione scolastica, dopo l'insorgere di diversi casi di contagio. "La zona rossa nasce da un allarme legato alla presenza, giudicata preoccupante dal Ministero della Salute, di varianti del virus tra tutta la popolazione scolastica e non - ha detto il sindaco - Il numero dei soggetti positivi in questi giorni oscilla tra 65/75". La maggior parte degli abitanti sembra aver accolto con calma e disponibilità gli inviti del sindaco, ma non mancano le polemiche e i dubbi su come vengono applicate le disposizioni, anche rispetto ai frontalieri che lavorano nella vicina Svizzera. Ma c'è anche chi ha preferito alleggerire la situazione con una battuta: "A Viggiù abbiamo tutte le varianti, compresa quella dei pompieri di Totò', ha scherzato un abitante, riferendosi al famoso film del 1949, 'I pompieri di Viggiù', interpretato da Totò e il cui titolo è tratto dall'omonima canzone popolare. 

13:42 - Direttore generale Welfare: "Entro domenica 15mila dosi per over 80"

"A partire da domani prenderà il via la campagna vaccinale per gli over 80. In questa settimana somministreremo 15mila dosi. La previsione è quella di somministrarne altre 50mila settimana prossima e 100mila in quella dal primo marzo". Lo ha detto il direttore generale Welfare di Regione Lombardia, Marco Trivelli, nel corso della sua audizione di fronte alla Commissione Sanità del Pirellone. "Sono in corso di apertura in queste settimane delle strutture nelle quali i medici di medicina generale andranno in via preferenziale a somministrare le dosi vaccinali", ha aggiunto. "Per la prima parte della campagna vaccinale abbiamo utilizzato 950 punti di somministrazione, di cui 200 stabili, sono strutture ambulatoriali, e circa 700 provvisori presso le Rsa. Attualmente i centri vaccinali attivi sono 113 pubblici e 96 privati, oltre a 46 punti di stoccaggio per il vaccino Pfizer che richiede condizioni di conservazioni particolari" ha aggiunto, specificando che "in questo momento non è necessario aprire centri vaccinali" ha detto ancora Trivelli.

13:10 - Direttore generale Welfare: "Più ricoveri ma nessuna pressione su ospedali"

"Ad oggi in Lombardia non c'è una situazione di pressione dal punto di vista ospedaliero. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è ancora sotto il 30%, che è il livello limite, e anche i letti ordinari sono sotto l'allerta, ma è vero che i numeri sono in ascesa e il tema delle varianti è molto preoccupante". Lo ha detto il direttore generale Welfare di Regione Lombardia, Marco Trivelli, nel corso della sua audizione in Commissione Sanità. Proprio a proposito della cosiddette 'emergenza varianti', Trivelli ha detto che in Lombardia sono 578 i casi positivi con variante, per lo più inglese.

13:09 - Chiusure dei 4 comuni legate a casi di varianti

"Non ci sono al momento previsioni di altre zone rosse in Lombardia". Lo ha confermato il direttore generale Welfare di Regione Lombardia, Marco Trivelli, nel corso della sua audizione in Commissione Sanità. I casi dei comuni di Bollate, Castrezzato, Mede e Viggiù, che dalle 18 di oggi fino al prossimo 24 febbraio saranno in fascia rossa, come previsto da un'ordinanza firmata dal governatore Fontana, secondo Trivelli, "non sono legati tanto al numero assoluto di casi positivi accertati, ma a quello delle cosiddette varianti".

12:38 - Bertolaso: “Nuova variante scozzese nel Varesotto”

"Sembra che ci sia una variante delle varianti, nel senso che pare che la variante inglese sia ulteriormente mutata, tanto che stiamo parlando di variante scozzese in un paio di comuni della provincia di Varese". Lo ha detto ieri Guido Bertolaso, consulente del governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana, nel corso di un webinar di Eurocomunicazione dal titolo: 'L'esempio di Israele nel Piano di vaccinazione anti Covid". "Ci stiamo domandando cosa fare e quale misure mettere in piedi" per questa nuova variante, ha aggiunto Bertolaso.

12:31 - Assessore Guidesi: “Ristori su costi fissi e non su fatturato”

"Chi lavora a stretto contatto con il consumatore è evidentemente più in difficoltà". Lo ha detto l'assessore regionale allo sviluppo economico, Guido Guidesi, commentando i risultati della produzione industriale della Lombardia nel 2020. "Non c'è nessun imprenditore - aggiunge - capace di tenere una attività chiusa per un anno o aperta a start e stop. Con il danno economico doppio di chiuderla il giorno prima dopo quindici giorni di preparativi per aprirla. L'attività di ristoro deve essere fatta non sui parametri del fatturato o sui codici attività ma direttamente sui costi fissi. I dati contabili dell'agenzia delle entrate ci permettono di farlo”.

7:03 – Da oggi 4 comuni in zona rossa

Oltre a Castrezzato, anche Viggiù, nel Varesotto, Mede, nel Pavese, e Bollate, alle porte di Milano, dalle 18 di domani saranno zona rossa. Lo ha stabilito con un'ordinanza il presidente della Regione Attilio Fontana. La decisione è dovuta all'insorgere di cluster di contagio legati alla diffusione di varianti del virus. Il presidente della Regione, sentito il ministro della Salute, ha stabilito con un'ordinanza che, ai sensi dell'art. 3 del dpcm 14 gennaio 2021, nei 4 comuni verranno applicate le disposizioni previste nella cosiddetta fascia rossa. L'ordinanza, che predispone la zona rossa dalle 18 di domani, è valida fino a mercoledì 24 febbraio. Con l'ordinanza "si dispone che le attività scolastiche e didattiche di tutte le classi delle scuole primarie e secondarie in questi comuni si svolgano esclusivamente con modalità a distanza. Tale sospensione - viene aggiunto in una nota - riguarda anche asili nidi e scuole materne".

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