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Covid Lombardia, Fontana contestato in consiglio regionale su caso Rt. VIDEO

Lombardia

Dopo il discorso del presidente della regione, è intervenuto il consigliere Michele Usuelli di +Europa che al termine del suo intervento si è polemicamente inginocchiato davanti al governatore, chiedendo che i dati disaggregati sulla pandemia fossero resi pubblici. Giornata molto tesa al Pirellone, con la seduta sospesa più volte

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Proteste in aula al Pirellone subito dopo l'intervento del governatore lombardo, Attilio Fontana, il quale ha parlato in consiglio regionale della vicenda riguardante l'errore di calcolo dell'indice Rt che la scorsa settimana ha portato la Lombardia in zona rossa (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA MAPPE E GRAFICI - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA E A MILANO). La seduta è stata sospesa più volte nell'arco della giornata.

Consigliere si inginocchia per chiedere che dati siano resi pubblici

Dopo il discorso di Fontana, è intervenuto il consigliere Michele Usuelli di +Europa, poi espulso dall'aula, che al termine del suo intervento si è polemicamente inginocchiato davanti al presidente, chiedendo che i dati disaggregati sulla pandemia fossero resi pubblici. "Dato che non so più come chiederlo, ve lo chiedo in ginocchio", ha detto. Un comportamento che ha provocato l'immediata reazione dei consiglieri di Movimento 5 Stelle e Pd, che hanno esposto dei cartelli con scritte come "Verità per i lombardi", "Basta bugie", "Ora basta", "La zona rossa è colpa vostra", chiedendo le dimissioni della giunta. Dai banchi della maggioranza hanno replicato con il coro "Andate a lavorare", mentre il presidente Fontana, la vice Moratti e parte della giunta hanno lasciato l'Aula. A quel punto il presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Fermi, dopo aver formalmente censurato Usuelli, ha sospeso la seduta. Prima dell'inizio dei lavori, il consigliere del Pd Pietro Bussolati aveva polemicamente consegnato a Fontana un abaco.

 

vedi anche

Fontana su caso Rt: "Misura è colma, nostri dati trasparenti"

Il consigliere Usuelli inginocchiato in aula - ©Ansa

Seduta sospesa altre due volte

La seduta è ripresa dopo circa mezzora, ma è stata interrotta di nuovo dal presidente Fermi dopo la bagarre e l'espulsione dall'aula di Usuelli. "Abbiamo assistito a una completa mancanza di ascolto", ha detto il capogruppo della Lega, Roberto Anelli, prendendo la parola, prima di essere interrotto dalle urla e dai fischi delle opposizioni. I consiglieri leghisti hanno quindi esposto dei cartelli contro il Governo con le facce di Conte e Speranza 'Pinocchio' e le scritte 'Andate a casa, I nemici della Lombardia e i I cünta ball" e urlato 'Buffoni, buffoni' alle minoranze. "Farò identificare dai commessi chi ha fischietti sotto la mascherina", ha 'minacciato' a quel punto il presidente Fermi. Constatata l'impossibilità di proseguire i lavori, la seduta è stata quindi nuovamente sospesa.

Tuttavia, il terzo tentativo di ripresa dei lavori è durato ancora una volta molto poco. Le opposizioni hanno infatti abbandonato l'Aula del Pirellone (tutte tranne la consigliera di Iv Patrizia Baffi), dopo nuove proteste a suon di fischi e cartelli e con cinque consiglieri di minoranza (Bussolati del Pd e i 5 Stelle, Violi, Verni, Di Marco e De Rosa) censurati e poi espulsi dal presidente Alessandro Fermi.

Tornato in Aula al Pirellone, il governatore Attilio Fontana ha incassato la solidarietà da parte della sua maggioranza, che l'ha accolto con un applauso. Un sostegno convinto al governatore è giunto dal capogruppo della Lega Roberto Anelli, il quale si è detto soddisfatto dell'operato di Fontana e della sua giunta oltre che delle comunicazioni in Aula. Franco Lucente, leader di Fratelli d'Italia, si è augurato invece un "dibattito politico differente da quello che abbiamo assistito oggi". 

La contestazione - ©Fotogramma

Fermi: "Immagine negativa"

"Non posso che giudicare negativa l'immagine che abbiamo dato stamattina all'esterno di quest'Aula, un incidente di percorso che spero rimanga tale, perché in tre anni non si era mai arrivati a eccessi di questo tipo che non consentivano il prosieguo dei lavori istituzionali della terza Assemblea della nostra Repubblica", ha detto il presidente Alessandro Fermi rientrando in Aula dopo la riunione con i capigruppo. "L'invito che faccio - ha aggiunto Fermi - è provare a ridare dignità a quest'Aula tornando lavorare bene, come abbiamo fatto negli ultimi tre anni. L'istituzione deve andare avanti".