I ricoverati con sintomi nel territorio regionale sono 3.344. In terapia intensiva si trovano 475 pazienti
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In Lombardia si registrano quest’oggi 1.338 positivi su 12.790 tamponi effettuati.
Intanto, il sindaco Giorgio Gori, in un'intervista a La Repubblica, si è detto "sconcertato" per i ritardi nelle vaccinazioni in Lombardia.
Intanto, sono state 189 le persone vaccinate ieri contro il Covid a Pavia, dove con i kit sono arrivate un migliaio di siringhe sbagliate, da cinque ml anziché da una.
A Lodi sono arrivate, stamattina, altre 2.340 dosi di vaccino anti Covid. Si vanno a aggiungere alle duemila dosi già ricevute e, a ieri sera, la percentuale dei vaccinati era al 12% circa. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
17:15 – In Lombardia 1.338 casi su quasi 13mila tamponi
Con 12.790 tamponi effettuati sono 1.338 i nuovi positivi in Lombardia, con il rapporto di positività stabile al 10.4% (ieri 10.5%). Calano i ricoverati in terapia intensiva (-9, 475 in totale) mentre aumentano quelli negli altri reparti (+117, 3.344). I decessi sono 62 per un totale di 25.406 morti in regione dall'inizio della pandemia. I guariti e i dimessi sono 1.646. Per quanto riguarda le province sono 304 i nuovi casi a Varese, 254 nella città metropolitana di Milano di cui 110 a Milano città, 162 a Mantova, 121 a Como, 100 a Brescia, 98 a Pavia.
16:45 - Cgil Monza Brianza: "Sempre al fianco dei lavoratori"
Nel 2020, anno della pandemia, la Cgil di Monza e Brianza è sempre stata "presente" e "capace" di adeguarsi "rapidamente alle inaspettate evoluzioni della crisi pandemica per affrontare le situazioni straordinarie che ci si presentavano e per dare risposte alle persone in difficoltà". Lo afferma la segretaria generale Angela Mondellini sottolineando che il sindacato ha sempre continuato a "tutelare e sostenere i lavoratori e le lavoratrici" e a "offrire i servizi anche durante i lockdown, sia in presenza che a distanza tramite sito web e strumenti telematici". "Non è facile fare un bilancio del 2020 - sottolinea e siamo felici di lasciarci alle spalle un anno così difficile, carico di sofferenze e foriero di grandi incertezze sul futuro". "Gli sforzi che abbiamo dovuto affrontare - afferma - sono stati molti e sfaccettati: ripensare alla sicurezza sul lavoro; aiutare le persone ad accedere alle tante forme di sostegno al reddito; tutelare le persone nei luoghi di lavoro, negli ospedali, nelle case di riposo, e tanto altro a partire dai più fragili".
16:12 - Al via vaccinazioni al Papa Giovanni Bergamo con 150 operatori
È iniziata oggi la campagna vaccinazioni contro il covid al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, uno degli ospedali maggiormente colpiti e sotto pressione nella prima fase della pandemia. Ad essere vaccinati sono stati 150 operatori tra medici, infermieri, operatori sanitari, amministrativi e tecnici che non hanno contratto il virus. La prima fase delle vaccinazioni riguarderà i circa 5.000 operatori del Papa Giovanni, oltre che i medici di continuità assistenziale, i pediatri e il personale volontario per il soccorso in ambulanza, per un totale di 8.392 persone con il programma che prevede, a regime, l'esecuzione di 230 vaccini al giorno. Sempre l'ospedale si occuperà dei vaccini per le Rsa e per le Case di cura, sia per i dipendenti che per gli ospiti, e per gli ospedali privati accreditati con il Servizio sanitario nazionale. "Ringrazio di cuore - ha detto il direttore generale, Maria Beatrice Stasi - tutti gli operatori dell'ospedale e per la competenza, la generosità e lo sforzo immane messo in campo in questi mesi e per testimoniare oggi l'importanza dell'adesione al vaccino offerto, su base volontaria, ai soggetti asintomatici. Vorrei invitare tutta la popolazione a dare fiducia alla Medicina e a considerare il vaccino come lo strumento che ci consentirà di far ripartire la vita”.
15:21 - Assolombarda aderisce a Patto per ripartenza Milano
Assolombarda ha aderito al Patto "Milano per la scuola" per la ripartenza della città, promosso dal Prefetto Renato Saccone e dal Sindaco Giuseppe Sala. Lo ha reso noto il direttore generale di Assolombarda, Alessandro Scarabelli, sul suo profilo twitter. L'obiettivo del Patto è garantire la ripresa delle attività in sicurezza e consentire alla città di funzionare meglio attraverso una riorganizzazione degli spostamenti delle sue diverse componenti. In particolare, si raccomanda alle imprese un uso ottimale dello smart working pari ad almeno il 60% del personale per gli uffici direzionali e amministrativi delle aziende, i servizi di consulenza, i servizi Ict&media e nel caso di attività in presenza, con un orario di inizio posticipato dopo le ore 9.30. Per quanto riguarda le imprese manifatturiere si raccomanda invece di anticipare l'orario di inizio delle attività produttive entro le ore 8.00. Inoltre, viene consigliata, ove possibile, la promozione presso i dipendenti della "mobilità lenta", in particolare quella pedonale e quella ciclistica.
14:52 - Asst Pavia: "Vaccinazioni eseguite regolarmente"
"Le vaccinazioni previste nel primo giorno sono state comunque effettuate regolarmente, grazie a siringhe da 1 ml che erano già in nostra dotazione": è quanto spiegato dall'Asst di Pavia che non intende alimentare ulteriori polemiche dopo il caso delle siringhe sbagliate giunte da Roma per le prime dosi di vaccino anti-Covid. Dai vertici dell'Azienda socio-sanitaria territoriale di Pavia, guidata dal direttore generale Michele Brait, nessuna accusa quindi per l'arrivo di poco meno di 400 siringhe con dosaggio sbagliato ma solo l'auspicio che da ora in avanti le forniture siano corrette. Ieri, primo giorno della campagna sul territorio, sono stati 99 gli operatori sanitari vaccinati all'ospedale di Vigevano (Pavia), mentre all'ospedale di Voghera (Pavia) si inizierà giovedì 7 gennaio.
12:40 - Vaccini, medici di base Lodi: "Siamo assolutamente disponibili"
"Siamo assolutamente disponibili, fin da ora, a collaborare con la Asst territoriale per arrivare negli ospedali di Lodi, Codogno e Casalpusterlengo a somministrare i vaccini anti-covid se si rendesse utile la nostra presenza a fianco dei medici ospedalieri". A spiegarlo all'ANSA è il presidente dell'Ordine dei Medici di Lodi Massimo Vajani. "Se fossero necessari più sanitari - spiega - di quanti sono attualmente a disposizione per effettuare le vaccinazioni, noi ci siamo. Ho sentito anche i nostri medici e tutti si sono detti pronti ad aiutare se chiamati. In più - conclude Vajani, quando arriveranno vaccini di nuove marche che potranno essere conservati in normali frigoriferi potremo, eventualmente, anche renderci disponibili, avendo supporti logistici e organizzativi adeguati, a fare anche la nostra parte come abbiamo sempre fatto per i normali vaccini antinfluenzali".
12:30 - "La libertà si cura", progetto per studenti a Varese
"Ho incontrato il Covid e vissuto l'esperienza di indossare il casco, il Covid esiste per i giovani, io ne sono la testimonianza". Mario Gervasini, diciottenne oggi guarito dal Covid-19 dopo essere stato curato nell'ospedale di Circolo di Varese, è il testimonial del progetto "la libertà si cura", destinato ai ragazzi delle scuole medie superiori, promosso da Asst Sette Laghi, Comune di Varese e Ufficio Scolastico Provinciale e presentato questa mattina in videoconferenza. Diciotto anni e il Covid, le cure in ospedale e la paura, la vita in reparto: sono il cuore del video realizzato dal videomaker Stefano Soru con Gervasini protagonista assieme a medici e infermieri. A partire da lunedì prossimo, l'équipe dell'Hub Covid del Circolo di Varese inizierà un tour nelle scuole del territorio per raccontare agli studenti il Covid, dal contagio alla guarigione, ma soprattutto per fornire informazioni sulla malattia e indicazioni su come evitarla e evitare di trasmetterla. "L'attenzione da parte dei ragazzi e il rispetto delle regole anti-contagio sarà fondamentale", ha dichiarato il direttore dell'Hub del dipartimento di Medicina di Asst Sette Laghi Francesco Dentali, nonché docente all'Università dell'Insubria. "Ci aspettiamo che i giovani possano guardare al problema da una prospettiva nuova, fertile di soluzioni innovative che consentano loro, e non solo, di vivere al meglio, nonostante le limitazioni", ha commentato il sindaco di Varese, Davide Galimberti, che ha aggiunto: "il Comune di Varese farà la sua parte per assicurare ai nostri ragazzi un rientro ordinato e sicuro a scuola." "Il vaccino e l'avvio della campagna vaccinale più vasta della storia - ha detto il direttore generale Asst Sette Laghi Gianni Bonelli - sono ottime notizie che però non ci permettono al momento di allentare le misure per contenere i contagi, dobbiamo pazientare fino al raggiungimento dell'immunità di gregge". Il progetto, è stato definito "strategico" dal direttore dell'ufficio scolastico provinciale Giuseppe Carcano, il quale ha precisato che sarà fondamentale "l'adozione di comportamenti responsabili da parte di tutti".
11:52 - A Lodi arrivate altre 2.340 dosi vaccino
A Lodi sono arrivate, stamattina, altre 2.340 dosi di vaccino anti Covid. Si vanno a aggiungere alle duemila dosi già ricevute e, a ieri sera, la percentuale dei vaccinati era al 12% circa, come ha spiegato all'Ansa il direttore generale dell'Asst Salvatore Gioia. "Proprio oggi - spiega Gioia - abbiamo in programma di vaccinare quasi tutti i nostri medici e infermieri e anche di partire con le vaccinazioni al personale delle Rsa territoriali che, poi, a sua volta si occuperà di vaccinare gli ospiti delle Rsa".
10:36 - Vaccini, a Pavia dosi con un migliaio di siringhe sbagliate
Sono state 189 le persone vaccinate ieri contro il Covid a Pavia, dove con i kit sono arrivate un migliaio di siringhe sbagliate, da cinque ml anziché da una. Lo riporta La Provincia Pavese spiegando che comunque sono state utilizzate le scorte in magazzino per le vaccinazioni che avvengono al Policlinico San Matteo e all'ospedale di Voghera. Resta da vedere ora se le siringhe sbagliate devono essere restituite o possono essere utilizzate per altro.
10:25 – Vaccini, Misiani: “Se la Lombardia non è in grado subentri lo Stato”
"Se la Regione a guida leghista, che aveva già combinato disastri con la vaccinazione antiinfluenzale, non è in grado di attuare quella contro il Coronavirus, è giusto che subentri lo Stato esercitando i poteri sostitutivi. Perché la salute dei lombardi è troppo importante per continuare a lasciarla in mano a chi ha fallito". Lo scrive su facebook Antonio Misiani, viceministro dell'Economia. Misiani ricorda che la Lombardia come quota di vaccini somministrati in rapporto alle dosi consegnate è quartultima. Dopo Molise, Calabria e Sardegna. "Il presidente Fontana - sottolinea - può fare tutti i rimpasti di Giunta possibili e immaginabili. L'assessore Gallera è perfetto, come capro espiatorio. Avrebbe dovuto dimettersi da mesi. Lo farà adesso, su richiesta del presidente Fontana e con il via libera decisivo del suo dante causa: Matteo Salvini. Ma il problema è nel manico: una gestione della sanitá lombarda catastrofica, una classe politica che in Regione comanda ininterrottamente da più di vent'anni e che si è dimostrata per l'ennesima volta incapace di ammettere i propri errori e men che meno di porvi rimedio. Il programma di somministrazione dei vaccini è vitale per uscire dall'emergenza COVID-19. A maggior ragione lo è in Lombardia, che detiene il tragico primato per numero di decessi".
9:33 – Vaccino, Gori: “Ritardo sconcertante, Gallera doveva dimettersi”
Si dice "sconcertato" il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, per i ritardi nelle vaccinazioni in Lombardia, e in un'intervista a la Repubblica attacca: "Mi sembra incredibile che in questa regione, la più colpita dalla pandemia, si sia ritenuto di iniziare così lentamente rispettando ferie e giorni festivi come se vaccinare le persone non fosse la priorità assoluta". Per il sindaco dem "un vaccino in più e' una vita in più messa al sicuro: andare avanti rapidamente e' un imperativo". "Fare un bilancio dopo pochi giorni e' prematuro, e' vero, ma non è presto per prendere la misura giusta", ha aggiunto. "Il senso dell'urgenza è plasticamente leggibile nell'organizzazione di Israele, che sta vaccinando i suoi abitanti sette giorni su sette, 24 ore su 24" e questa "è la giusta velocità", ha sottolineato Gori. "Purtroppo è la Regione che comanda. Non c'è spazio di autonomia per i singoli ospedali", ha lamentato. Per il sindaco di Bergamo "il giudizio politico su questa maggioranza" nella regione Lombardia "non può essere circoscritto solo a Gallera, ma lui è l'assessore alla Sanità". Se si deve dimettere? "Avrebbe dovuto farlo da tempo" è la risposta. Perché "in questo contesto, la risposta di Gallera non sta né in cielo né in terra, come peraltro gli ha fatto notare la sua stessa maggioranza".
9:09 – Sondrio, medico ricoverato per Covid-19
Un medico di base, in servizio dell'hinterland di Sondrio, che nei giorni scorsi si era sottoposto a vaccino nell'ospedale civile di Sondrio, è stato ricoverato per Covid al Morelli di Sondalo (Sondrio). Non è in terapia intensiva. "Manca la tempistica fra la somministrazione del vaccino e la positività - ha dichiarato nella serata di ieri la dottoressa Lorella Cecconami, direttore generale dell'Ats della Montagna -. Il professionista, probabilmente, era già positivo quando ha ricevuto la sua dose e non sapeva di esserlo". Poi è stato ribadito che per essere al riparo dal contagio bisogna avere avuto il richiamo con la seconda dose e da oggi la campagna vaccinale entra nel vivo anche in Valtellina per gli operatori sanitari.
7:02 - In Lombardia 863 nuovi casi su 8.161 tamponi
Con 8.161 tamponi effettuati, sono 863 i tamponi positivi registrati in Lombardia, con una percentuale al 10.5%. Sono 485 i pazienti in terapia intensiva, mentre 3.227 quelli ricoverati negli altri reparti. Sono 27 i decessi, il che porta il totale complessivo a 25.344. Per quanto riguarda le Province, sono 243 i casi segnalati a Milano, di cui 89 in città, 302 a Brescia, 73 a Monza, 66 a Mantova, 38 a Bergamo, 37 a Como, 29 a Pavia, 21 a Lecco, 18 a Cremona, 14 a Varese, 9 a Lodi e nessuno a Sondrio.