Donna scomparsa a Brescia: fermato l’ex convivente

Lombardia
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La procura locale ha disposto il fermo di un 60enne con l’accusa di omicidio: sarebbe stato bloccato mentre gettava in una discarica degli abiti sporchi di sangue

Una donna ucraina di 42 anni, residente a Brescia, è scomparsa da giorni e la Procura locale ha disposto il fermo dell'ex convivente con l'accusa di omicidio. Secondo quanto scrive il Giornale di Brescia l'uomo, un 60enne serbo, sarebbe stato bloccato mentre gettava in una discarica degli abiti sporchi di sangue. Al momento i carabinieri non hanno ancora trovato il cadavere e il fermato respinge ogni accusa.

La scomparsa

La donna, che lavorava come badante in città, è sparita da una settimana. I Carabinieri e la Procura hanno mosso i primi passi nelle indagini 5 giorni fa, quando una amica della donna (badante e barista) ha dato l'allarme visto che non aveva più sue notizie da giorni. Ad inchiodare l'uomo sarebbe stato un sacco pieno di abiti che avrebbe cercato di gettare in una discarica a Fiumicello. Nel sacco anche teli insanguinati. I carabinieri non hanno ancora trovato il corpo della donna e hanno avviato nelle ultime ore anche ricerche con unità cinofile in alcune aree periferiche della cittaà L'uomo rimane a disposizione della Procura di Brescia.

Le indagini

Il pm Donato Greco, lo stesso magistrato che aveva indagato per la scomparsa della 12enne Iuschra, le cui ossa sono state trovate solo due anni dopo, ha ritenuto gravi gli indizi contro il serbo e ha firmato il fermo. La procura di Brescia ha disposto per questa mattina accertamenti della Polizia scientifica a casa del cittadino serbo. L'uomo si era sbarazzato di un tappeto, sporco probabilmente di sangue e con dei capelli biondi. Ai medici della medicina legale degli Spedali Civili di Brescia il compito ora di capire se le tracce siano effettivamente di sangue e se i capelli appartengano alla vittima.

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