Covid Bergamo, Gori: “Didattica a distanza al 50%, capienza bus 60%”

Lombardia
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Così il sindaco al termine della riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica: "Non ravvisiamo la necessità di chiudere strade o piazze, tutte le forze dell'ordine saranno invece confluite sui controlli al rispetto delle norme anticovid"

A Bergamo la didattica a distanza sarà portata al 50%. A riferirlo è il sindaco della città orobica, Giorgio Gori, al termine della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito in Prefettura per discutere delle nuove misure da adottare al fine di contenere i contagi. Il primo cittadino ha fatto sapere che la portata degli autobus destinati agli studenti delle scuole sarà ridotta dall'attuale 80%, previsto a livello nazionale, al 60%: "Vedremo con l'agenzia di trasporto pubblico se sarà poi necessario anche aumentare l'offerta dei bus, che già oggi è superiore del 20%”, ha detto. (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA)

“Forze dell’ordine tutte su controlli”

Gori ha poi dichiarato che a Bergamo, al momento, “non ravvisiamo la necessità di chiudere strade o piazze: per chiudere piazza Pontida servirebbero 10 agenti, come ne servirebbero 50 per chiudere piazza Santo Stefano a Firenze. Tutte le forze dell'ordine - ha proseguito - saranno invece confluite sui controlli al rispetto delle norme anticovid e contro gli assembramenti”, ha aggiunto il sindaco. Per coordinare l’attività su tutto il territorio provinciale, verrà istituita una task force coordinata dalla questura.

“Stiamo attenti”

Gori ha quindi invitato i suoi concittadini a prestare attenzione e a rispettare le norme in vigore. ”I numeri sono in forte crescita, non qui per ora, ma a Milano, Monza e Varese. È giusto che i cittadini di Bergamo, che più di tutti hanno affrontato le conseguenze peggiori del Covid, siano ora prudenti e seguano le misure di contenimento previste da governo e regione. Le proiezioni a livello lombardo - ha spiegato - parlano di 6mila ricoveri e 800 in terapia intensiva entro due settimane: ecco il perché delle ulteriori strette nazionali e lombarde. Oggi o domani uscirà la nuova ordinanza regionale che prevede il coprifuoco a tutta la regione, consci del fatto che i primi risultati di tutto questo si avranno non prima delle due settimane". 

“Chi subisce danni economici va rimborsato”

"Ho molto a cuore l'aspetto economico, perché so che tutto quello che viene limitato contiene comunque del lavoro, anche in settori che per altri possono essere di svago, come i bar - ha proseguito ancora Gori -. Dobbiamo avere dunque piena consapevolezza che ci sono lavoratori penalizzati da queste decisioni, ma il governo ha ben chiaro questo aspetto perché ha previsto ben 4 miliardi destinati ai ricavi mancanti di queste attività. Qui a Bergamo - ha concluso - non escludo che si possa riattivare la distribuzione dei contributi a fondo perduto a chi ha perso il fatturato".

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