Coronavirus, Sky TG24 all’interno dell’ospedale Maggiore di Lodi. VIDEO

Lombardia
L'intervista

Il direttore della terapia intensiva di Lodi e Codogno, il dottor Enrico Storti, ha raccontato quanto accaduto nelle ultime settimane, spiegando in che modo la struttura è cambiata per far fronte a questa emergenza 

A due mesi di distanza dal primo caso accertato di coronavirus (VIDEO), le telecamere di Sky TG24 sono entrate all’interno dell’ospedale Maggiore di Lodi, tra i più colpiti dall’emergenza, in particolare nelle prime settimane. Per far fronte alla situazione, infatti, la struttura ha dovuto cambiare molto: “Abbiamo reso l’ospedale più flessibile, abbiamo cambiato modo di lavorare, plasmandolo su richieste di uno scenario che non era normale”. A descrivere quanto avvenuto nell’ultimo periodo, dall’arrivo in pronto soccorso di Codogno del cosiddetto “paziente 1” a oggi, è il direttore della Terapia intensiva di Lodi e Codogno, il dottor Enrico Storti. “Quando abbiamo visto l’esito del tampone - racconta - ci siamo detti poco, è stata subito convocata l’unità di crisi intorno alle 23:30 e da lì è partito questo nuovo modo di rispondere all’emergenza”. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - MAPPE E GRAFICI

"Fare tesoro di quanto imparato"

"A Codogno abbiamo fronteggiato un virus che sicuramente circolava in quella zona almeno da due settimane”, spiega in merito alla possibilità che qualcosa non abbia funzionato. “L’ospedale di Codogno si è trovato a fronteggiare la prima ondata e l’ha fronteggiata bene, aiutato anche dall’ospedale di Lodi”, aggiunge.
Infine uno sguardo al futuro: “Negli ospedali bisogna fare tesoro di quanto imparato, strutturare e consolidare le strategie che ci hanno permesso di affrontare questa epidemia. Bisogna mantenere questo approccio, questa flessibilità e non abbassare la guardia”.

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