Secondo i dati diffusi dall'assessore regionale al Welfare sono 273 i nuovi decessi mentre ieri c'era stata una crescita di 216. I positivi in Lombardia sono 57592 con una crescita di 1544 casi rispetto a ieri
In Lombardia i positivi sono 57592 con una crescita di 1544 con quasi 10mila tamponi, mentre ieri c'erano stati 1246 nuovi casi con 9.372 tamponi. I deceduti sono 10511 con 273 nuovi decessi mentre ieri c'era stata una crescita di 216. Calano i ricoverati in terapia intensiva mentre crescono quelli non in terapia intensiva: questi ultimi sono in totale 12.026 con un aumento di 149 mentre ieri erano aumentati di 81; i ricoverati in terapia intensiva sono 1174 con un calo di 28 mentre ieri erano in calo di 34. Sono i dati resi noti dall'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.
"Non è finita, i dati non sono stabili"
"Non è assolutamente finita, non dobbiamo abbassare in nessun modo la guardia, non dobbiamo pensare che il peggio sia passato perché i dati non sono stabili", ha sottolineato Gallera. "I dati ci dicono che veramente non è finita, non rilassatevi, è vero che il trend è migliore di settimana scorsa ma non ci fa ancora stare tranquilli", ha aggiunto.
In provincia di Milano raddoppiano i contagi
"Milano merita sempre la maggiore attenzione, non c'è un calo netto e deciso nei contagi, non rilassiamoci, restiamo a casa", ha continuato Gallera. Nella provincia di Milano oggi si registrano 520 nuovi casi, un dato pari al doppio di quello di ieri (269), per un totale di 13268. In città invece i nuovi casi sono 262, ieri erano 127, per un totale di 5368.
Nelle altre province della Lombardia i numeri sono in linea con il giorno precedente, tranne che in Monza e Brianza: Bergamo + 107 (ieri 108) totale 10.258; Brescia + 230 (ieri 247) totale 10.599; Cremona +96 (ieri 73) totale 4658; Monza e Brianza +151 (ieri 69) totale 3575; Pavia + 86 (ieri 74) totale 3049; Lodi +53 (ieri 43) totale 2472; Mantova +56 (ieri 78) totale 2411.
"Positivi in quarantena fino al 3 maggio"
"Sta uscendo una linea guida che prevede che la quarantena duri fino al 3 maggio", ha poi detto l'assessore della Lombardia, spiegando che il periodo di 14 giorni previsto finora sarà quindi allungato fino a quella data per tutti i positivi. "Chi è a casa dal lavoro avrà un certificato dal medico di allungamento della quarantena - ha aggiunto - fino al 3 maggio. I 14 giorni servono per vedere se compaiono i sintomi, ma molte persone poi sono ancora positive quindi a garanzia di tutti allunghiamo il periodo. L'idea, poi, è di fissarlo a 28 giorni in via definitiva".
"Il virus gira ancora però è meno forte, perché probabilmente quando non trova troppe persone su cui diffondersi ha forza minore". "Ci sono ancora un po' di ricoverati, il dato a volte si abbassa a volte si alza", ma "le persone che arrivano a essere ricoverate sono meno gravi rispetto a quello che succedeva una volta", ha spiegato. Gallera questa mattina è stato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo "e un primario mi ha detto proprio questo, che stiamo imparando a gestire questo virus che, quando non trova tante persone su cui scatenarsi come una bomba, è più debole". Anche dopo il 3 maggio, "se riusciamo a garantire questo distanziamento e tenere rarefatta la vita sociale, il virus sarà meno letale e meno forte", ha concluso.