Coronavirus, Milano: all’ospedale Buzzi 40 neonati da mamme positive

Lombardia
Immagine di archivio (Agenzia Fotogramma)

Per garantire un parto in sicurezza, la Onlus Obm ha donato col sostegno di Sc Johnson una prima isola neonatale in una sala parto dedicata, che comprende diversi strumenti per monitorare la salute della mamma e del bambino 

Anche all'Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano si continua a nascere durante e nonostante l'emergenza coronavirus: sono 40 i piccoli nati da mamme sospette o positive al Covid-19. Per poter garantire un parto in sicurezza, la Onlus Obm - Ospedale Bambini Milano Buzzi ha donato, grazie anche al sostegno di SC Johnson, una prima isola neonatale in una sala parto dedicata, che comprende diversi strumenti necessari per monitorare la salute della mamma e del bambino, tra cui un lettino 'Infant Warmer', un rianimatore t-piece per una ventilazione a pressione positiva con controllo dei picchi pressori, saturimetro e frequenzimetro e una bilancia neonatale (GLI AGGIORNAMENTI - GRAVIDANZA E CORONAVIRUS).

L’ospedale: “Primo passo fatto a tempo di record”

Un "primo passo, fatto a tempo di record, in questo momento di grande emergenza che dona alle mamme e ai neonati un'area di sicurezza indispensabile al benessere di entrambi" e che "permette di garantire la tranquillità della partoriente, affinché quello che dovrebbe essere il momento più bella della vita, lo possa essere veramente, nonostante l'emergenza", spiegano dall'ospedale. La onlus Obm continua la sua raccolta fondi da destinare al Buzzi per la creazione di una intera area di degenza neonatale all'interno del reparto di Terapia Intensiva e Patologia Neonatale, esclusivamente dedicata ai neonati che nascono da una mamma con diagnosi sicura o sospetta di Covid-19.

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