Coronavirus, Giulio Gallera: "In Lombardia nessun Grande Fratello"

Lombardia
Giulio Gallera (ANSA)

L'assessore lombardo al Welfare: "C'è un'applicazione che le grandi compagnie telefoniche hanno messo a disposizione per vedere in maniera aggregata e totalmente anonima il flusso delle persone". Poi: "Sui mezzo pubblici a Milano l'entrata va contingentata"

Nessun Grande Fratello in Lombardia. L'assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha voluto chiarire, ad Agorà, la questione relativa al tracciamento degli spostamenti dei cittadini attraverso i telefonini e le celle telefoniche: "C'è un'applicazione che le grandi compagnie telefoniche hanno messo a disposizione per vedere in maniera aggregata e totalmente anonima il flusso delle persone, come si sono mosse all'interno della regione o fuori. Nessuno controlla come il Grande Fratello". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

"Progetto Ospedale Fiera sarà rimodulato"

Inoltre, l'assessore ha fatto il punto sulle novità relative all'ospedale temporaneo allestito all'interno dei Padiglioni della Fiera di Milano: "Stiamo lavorando con la mobilitazione anche dei più gruppi industriali che hanno filiali in Cina e in India per recuperare i respiratori", le sue parole. E ancora: "Siamo confidenti di riuscire a recuperarne un numero ampio. Poi il progetto sta subendo una rimodulazione, perché dovrà avere una tac, una radiologi, come ha detto il presidente della Fiera, Pazzalia. Quindi avrà meno posti letto ma sempre in numero significativo. In generale, questa mattina apriamo 16 posti al San Carlo di Milano e altri 16 ne apriranno nei prossimi giorni - ha aggiunto Gallera -. Nella notte di ieri sono arrivati 12 respiratori per la terapia intensiva, oltre a 30 macchinari, 10 per la sub intensiva, e in base a un accordo con la Protezione Civile ogni sera ne arriveranno 25 fino ad arrivare a 200".

"Entrata sui mezzi a Milano va contingentata"

In mattinata, invece, Gallera, intervenuto su 7 Gold, aveva richiamato l'attenzione sulla questione mezzi pubblici: "Io penso che da un lato o si cerca di aumentare le corse nelle ore di punte o magari chiuderlo in altre momenti. O se questo non è possibile va contingentato, cioè dovrebbero essere consentito di entrare nei vagoni solo un numero ridotto di persone e gli altri aspetteranno. Non vedo alternative. Le norme anticontagio non vanno garantite solo all'interno delle aziende, ma anche sui mezzi pubblici. Io penso che quantomeno vanno contingentati perché se non garantiamo la famosa distanza di un metro e mezzo, rischiamo di vanificare tutto lo straordinario lavoro che la gente sta facendo. Ridurre le corse è un errore". 

"O curva scende o misure più rigide"

L'assessore lombardo al Welfare non aveva poi escluso la possibilità di inasprire le misure: "I maggiori provider telefonici ci hanno dato quello che danno di solito sui grandi eventi, e cioè gli spostamenti delle persone. Da lì è emerso che il 40% ancora si muove. Sicuramente una fetta lo fa per lavoro, ma probabilmente molti altri lo fanno perché forse non c'è stata la massima comprensione di ciò che stiamo vivendo. Questo è veramente un appello forte: la situazione è molto complicata. I nostri ospedali dopo un mese sono ormai allo stremo, ringraziamo infermieri e medici che definire eroi è poco. Stiamo provando a montare ospedali da campo, abbiamo aiuti dal mondo. Stiamo cercando di resistere in tutti i modi ma questo sforzo titanico ha un senso se tutti fanno la loro parte: o la gente capisce che deve stare in casa altrimenti la curva non riusciamo farla scendere e dovremo prendere misure ancora più forti".

"Su tamponi seguiamo indicazioni Iss"

Infine, sui tamponi, Gallera avevaconcluso: "Noi seguiamo le indicazioni dell'Istituto superiore di sanità. Fino a oggi abbiamo fatto 46.500 tamponi, nella prima settimana li abbiamo fatti a tutti i contatti diretti dei positivi e siamo stati fortemente criticati per questa azione". Poi, ha aggiunto, sono arrivate le linee guida dell'Iss secondo cui "i tamponi si fanno solo ai pazienti con sintomi o evidenze di infezioni polmonari, quindi noi ci teniamo a questo". Gallera ha comunque raccomandato che "chiunque abbia solo un raffreddore deve stare a casa in isolamento, distanziato dai propri familiari".

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