Coronavirus Lombardia, Gallera: "Nuova zona rossa nel Bergamasco? Sì se unico modo"

Lombardia

La crescita dei contagi in provincia di Bergamo "impone una riflessione dei tecnici. Se ci dicono che l'unico modo è di istituire un'altra zona rossa, ne prendiamo atto. A noi interessa la salute dei cittadini". Così l'assessore al Welfare della Regione Lombardia

Sono 1.520 le persone positive al coronavirus in Lombardia. Lo ha comunicato l'assessore regionale al Welfare, Giulio Galleria, facendo il punto nel corso della conferenza stampa in Regione. "I pazienti ospedalizzati sono 698 - ha precisato l’assessore in video collegamento dall'unità di crisi dell'emergenza -, 167 sono in terapia intensiva, 461 in isolamento domiciliare. I deceduti risultano essere 55". I numeri, ha spiegato Gallera, rivelano che "la patologia sta incrementando in maniera costante". "A oggi i posti in terapia intensiva destinati al coronavirus in Lombardia sono diventati 220 rispetto ai 167 occupati: abbiamo un buon margine ma stiamo predisponendo altri posti, tra alcuni giorni altri 50", ha aggiunto l'assessore al Welfare. Tra l'altro, saranno fatte "azioni informative con volantini e locandine per invitare a stare al proprio domicilio le persone con più di 65 anni per le prossime due o tre settimane", ha aggiunto Gallera.

Incremento di casi ad Alzano Lombardo

Gallera, rispondendo a una domanda sulla possibilità di nuove zone rosse, ha inoltre evidenziato come sia "un dato oggettivo il forte incremento dei casi" di Coronavirus nella zona bergamasca di Alzano Lombardo. "Abbiamo chiesto all'Istituto Superiore di Sanità di fare valutazioni e suggerire a noi e al governo le migliori strategie", ha aggiunto sottolineando che “l'incremento dei positivi a Bergamo è di 129, a Lodi di 98. Quindi c'è stato un incremento maggiore nella Bergamasca rispetto al focolaio". In tutto ci sono 482 contagiati a Lodi, 372 a Bergamo, 287 a Cremona, 122 a Pavia, 93 a Milano e 86 a Brescia.

Possibile nuova zona rossa

La crescita dei contagi in provincia di Bergamo "impone una riflessione dei tecnici. Se ci dicono che l'unico modo è di istituire un'altra zona rossa, ne prendiamo atto. A noi interessa la salute dei cittadini", ha detto ancora Gallera sulla possibilità di istituire una zona rossa in provincia di Bergamo. "E' un dato oggettivo che in quell'area oggi il numero dei contagi è uno dei più alti - aggiunge facendo il punto sull'emergenza coronavirus - Abbiamo chiesto ai tecnici di fare valutazione e di suggerire interventi". 

Fontana: "Domani colloqui con Speranza e Conte"

Durante il suo intervento il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha fatto sapere che incontrerà domani pomeriggio in videoconferenza il premier Giuseppe Conte. Prima ancora, in mattinata, sarà a Milano il ministro della Salute Roberto Speranza, che "ha anticipato la visita". Durante la visita del ministro si approfondirà la situazione della Lombardia, ha detto Fontana, e seguiranno "valutazioni" su eventuali misure. 

Le assunzioni di infermieri neolaureati

"Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini - ha continuato Gallera - ha telefonato a me e all'assessore Foroni" per comunicarci che a breve saranno a disposizione "14 medici e 20 infermieri militari", che nei giorni successivi diventeranno "20 medici e 20 infermieri". "Il Ministero ci ha comunicato che consentirà di assumere" gli infermieri neolaureati "prima dell'iscrizione all'albo". "Questo - ha aggiunto Gallera - ci permetterà di assumere 350 infermieri da immettere a metà marzo".
Crema, Lodi e Seriate sono "tre ospedali che stanno già lavorando come presidi Coronavirus", ha spiegato Gallera aggiungendo che "già ora le ambulanze non portano pazienti che non abbiano sintomi respiratori". A Lodi, "fanno lavori di notte per isolare" in modo ottimale "alcune aree". Tra gli ospedali della Lombardia più sotto pressione c'è quello di Seriate (Bergamo), dove "50 operatori sono risultati positivi", ha detto Gallera, annunciando l'acquisto da parte della Regione di "oltre 400 Cpap per drenare il numero di persone che hanno bisogno di terapie intensiva".

Acquistati 2,5 milioni di mascherine

La Regione Lombardia ha acquistato 2,5 milioni di mascherine chirurgiche e ne ha già consegnate 350mila ai suoi ospedali. Altrettante mascherine saranno consegnate entro fine settimana. Lo ha reso noto l'assessore al Bilancio Davide Caparini, spiegando che in questo modo "potremo passare a una programmazione tarata sull'ordinarietà e non sulla straordinarietà come avvenuto fino ad ora". La Regione Lombardia ha inoltre fatto "parecchi ordini di ventilatori polmonari", attrezzature "difficilmente reperibili". Gli ordini effettuati, ha spiegato Caparini, "corrispondono a quelli che una Regione come la Lombardia fa in tre anni". In totale, ha concluso, la Regione ha effettuato acquisti per "47 milioni di euro, 13 milioni trasferiti dalla Protezione civile e i restanti provenienti da risorse proprie della Regione".

"Tutta zona rossa dal punto di vista economico"

"Vogliamo che si consideri la Lombardia tutta zona rossa dal punto di vista economico": lo ha detto il vicepresidente della Lombardia Fabrizio Sala in conferenza stampa. "Abbiamo deciso di presentare domani alla conferenza con il governo un pacchetto di interventi che sia una terapia choc" per l'economia, ha aggiunto il vicepresidente, spiegando che fra le proposte c'è quella di "utilizzare il modello del Ponte Morandi" per dare "attraverso un commissario" un sostegno "per il mancato guadagno e per le disdette, dando dunque direttamente liquidità alle imprese". L'assessore ha chiesto tra l'altro "la sospensione, la rateizzazione, fino alla cancellazione delle tasse e tributi nazionali". Tra le altre richieste, la deroga al codice degli appalti, la semplificazione delle procedure di affidamento, l'anticipazione al 2020 degli investimenti pubblici previsti per gli anni successivi. "Nel settore del commercio si registra una contrazione del fatturato rispetto allo scorso anno del 50% con picchi, in alcune zone dell'80% e anche del 90%", ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia Una "frenata dell'economia - ha aggiunto - che riguarda poco più di una settimana ma che va tamponata in fretta". 

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