Coronavirus, pronto soccorso di Codogno chiuso fino al 2 marzo

Lombardia
Foto di Archivio (ANSA)

Il personale della terapia intensiva in servizio quando il paziente 38enne è risultato positivo al Coronavirus la sera del 20 febbraio, si apprende da fonti sindacali, ha avuto il cambio dopo quasi tre giorni di lavoro ininterrotto

Sarà chiuso almeno fino al 2 marzo il pronto soccorso dell'ospedale di Codogno dove sono ricoverati diversi casi di pazienti positivi al Coronavirus. Il personale della terapia intensiva che era in servizio al momento in cui il paziente 38enne è risultato positivo al Coronavirus la sera del 20 febbraio, si apprende da fonti sindacali, ha avuto il cambio dopo quasi tre giorni di lavoro ininterrotto. Chi dà loro il cambio ha ora tutte le attrezzature e le precauzioni del caso. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE)

In quarantena

Si tratta di 4-5 persone che sono state portate in quarantena. Chi non ha avuto contatti diretti, ha avuto la possibilità di trascorrere la quarantena nella propria abitazione. "Tutti gli operatori e i medici - spiegano le stesse fonti sindacali - sono sotto pressione" anche per la diminuzione del personale dovuta ai casi di contagio.

Bloccate le accettazioni all'ospedale Sacco di Milano

A Milano intanto l'Ospedale Sacco, dove sono ricoverati due casi di Coronavirus, ha bloccato le accettazioni di nuovi pazienti, ma in modo selettivo, per disporre al meglio dei posti letto a disposizione. E' in corso di applicazione, come si apprende da fonti qualificate, il piano previsto quando si deve gestire un elevato flusso di pazienti in ospedale.

Avviso a Casalpusterlengo: "Non uscite"

Nel frattempo, a Casalpusterlengo, in provincia di Lodi, è stato diffuso un messaggio audio per la strada dagli altoparlanti delle auto della polizia locale e della protezione civile dell'assessore alla Protezione civile, Lina Ressegotti: "Avviso alla cittadinanza del Comune di Casalpusterlengo, oggi sabato 22 febbraio. In base all'ordinanza del Ministero della Salute si invitano i cittadini a ridurre le uscite e a evitare momenti di aggregazione", le sue parole. E ancora: "Non uscire dal Comune di residenza - è l'invito dell'assessore -. In caso di febbre, tosse, raffreddore e mal di gola, contattare il 112. Sono garantiti i servizi essenziali: farmacie, generi alimentari e servizi sanitari". 

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