Pavia, esami negativi ma università lascia a casa studente cinese

Lombardia
Policlinico San Matteo di Pavia (ANSA)

Al ragazzo è stato consigliato di restare nella sua abitazione di Milano per due settimane: in questo periodo gli sarà comunque fornito tutto il materiale necessario per poter restare aggiornato sul corso

Proveniente da una zona vicino a Wuhan (la città della Cina dove si è diffuso il focolaio del coronavirus), uno studente cinese per due settimane non potrà seguire un corso all'Università di Pavia al quale è iscritto. A darne notizia è Il Giorno.

La vicenda

Lo studente è arrivato lunedì a Pavia. Il suo tutor, considerato l'area della Cina da cui proviene, lo ha accompagnato al Policlinico San Matteo per un controllo. Tutti gli esami sono risultati negativi. Tuttavia, per ragioni precauzionali, in Università hanno preferito consigliargli di restare nella sua abitazione di Milano per due settimane: in questo periodo verrà comunque fornito allo studente tutto il materiale necessario per poter restare aggiornato sul corso.

Il rettore: "Usato buon senso"

"In Italia il virus non è stato a oggi riscontrato. Noi ci siamo comportati con buon senso, proponendo un esame allo studente, per il suo bene, e un periodo a distanza nell'interesse di tutta la comunità. Continueremo a operare con grande attenzione, in accordo con le autorità sanitarie, ma senza inutili allarmismi". Con queste parole Francesco Svelto, rettore dell'Università di Pavia, ha spiegato la decisione dell'Ateneo. 

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