Tre aziende fallite nel Varesotto per un buco da 8 milioni di euro: 9 indagati e 2 arresti

Lombardia
Immagine di archivio (ANSA)

Nell’inchiesta "Plastic free", coordinata dalla procura di Busto Arsizio, gli investigatori hanno scoperto che le casse societarie sono state “cannibalizzate”, con spostamenti di capitali sui conti di una società a Bratislava 

Un buco da 8 milioni di euro che ha portato al fallimento fraudolento di tre imprese di progettazione e produzione di materie plastiche della provincia di Varese. È questa l’accusa nei confronti di nove persone, tre delle quali sottoposte in queste ore a provvedimenti cautelari (due arresti e un obbligo di firma). Le operazioni sono state condotte dalla guardia di finanza di Busto Arsizio (nel Varesotto), che hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip bustocco, in seguito alle indagini condotte dalla procura cittadina.

L’inchiesta

L’inchiesta della procura, denominata “Plastic free”, era partita lo scorso luglio in seguito al dichiarato fallimento di due storiche imprese del Varesotto. Gli investigatori hanno scoperto che le casse societarie sono state “cannibalizzate”, con spostamenti di capitali sui conti di una quarta società, con sede a Bratislava, capitale della Slovacchia.

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