Morto Enrico Nascimbeni a Milano, era cantautore e attivista

Lombardia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Oltre a incidere dischi e scrivere canzoni per altri, è stato, come il padre, anche giornalista occupandosi di cronaca nera e giudiziaria. Ad agosto 2018 aveva denunciato un'aggressione da parte di alcuni esponenti neofascisti

Il cantautore e scrittore Enrico Nascimbeni è morto a Milano a 59 anni. Nato a Verona, era cresciuto a Milano, dove ha tenuto il primo concerto al liceo Beccaria, scuola in cui insegnava Roberto Vecchioni con cui poi ha collaborato. Oltre a incidere dischi e scrivere canzoni per altri, è stato, come il padre, anche giornalista scrivendo per Il Giorno, l'Arena di Verona, l'Indipendente. Si è occupato di cronaca nera, giudiziaria e ha seguito Mani pulite. Ha lavorato anche per Studio Aperto, seguendo la guerra dei Balcani come inviato speciale. Poi è tornato alla musica, collaborando con Paola Turci e Patty Pravo. Ha lavorato anche con Tom Waits e Leonard Cohen, che lui annoverava fra le "collaborazioni più belle e lusinghiere". Ad agosto 2018 aveva denunciato un'aggressione da parte di alcuni esponenti neofascisti.

Le parole del presidente milanese dell'Anpi

"Ci ha lasciato Enrico Nascimbeni, impegnato con i Sentinelli, ai quali va la nostra affettuosa vicinanza, nella battaglia antifascista contro razzismo, omofobia, intolleranza - ha scritto su Facebook il presidente milanese dell'Anpi Roberto Cenati -. Enrico ha affrontato con determinazione questo suo impegno, esponendosi personalmente, anche a rischio della propria stessa vita. Lo ricordiamo tra i protagonisti della splendida manifestazione Intolleranza Zero del 30 settembre 2018 a Milano, in piazza Duomo, promossa da Anpi Provinciale, Sentinelli di Milano e Aned. Enrico mancherà tantissimo a me, all'Anpi e a tutti noi. Lo ricorderemo sempre con commozione ed affetto", ha concluso Cenati.

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