Bergamo, 25enne uccisa a coltellate a Curno: la sorella si sveglia dal coma

Lombardia
Foto di Archivio (ANSA)

"Devo sopravvivere per i miei genitori", ha detto Deborha questa mattina, dopo che la mamma le ha comunicato la morte della sorella, Marisa Sartori

Si è svegliata dal coma la sorella di Marisa Sartori, uccisa con una coltellata sabato sera, 2 febbraio, dall'ex marito a Curno, in provincia di Bergamo. Deborha, anche lei accoltellata dal cognato Ezzeddine Arjoun, era stata sottoposta a un delicato intervento nella notte tra sabato e domenica per frenare un'emorragia. "Devo sopravvivere per i miei genitori", ha detto la ragazza questa mattina, dopo che la mamma le ha comunicato la morte della sorella. Domani Deborha sarà sentita dai carabinieri che stanno conducendo le indagini. La giovane resta per il momento in prognosi riservata nella terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

La ricostruzione dei fatti

Secondo gli inquirenti, sarebbe stata proprio una frase pronunciata da Deborha, davanti al cognato, a far scattare la furia omicida dell'uomo. Una reazione che sarebbe stata comunque premeditata, visto che il tunisino si è presentato già armato. Sabato sera le due sorelle erano arrivate assieme a casa dei genitori, su una Chevrolet Matiz rossa con la quale erano scese nei box, dove è poi avvenuta l'aggressione. 

Il marito sarà interrogato dal Gip

Sarà interrogato domattina dal Gip, nel carcere di Bergamo, Ezzeddine Arjoun, coniugato con la Sartori dal 2012. L'uomo di 35 anni, dopo il delitto, si era presentato dai carabinieri. Nel tragitto, di 350 metri circa, aveva buttato il coltello in un cespuglio (già recuperato dai carabinieri). Ai militari aveva subito ammesso il delitto. 

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