Bollate, assalto al portavalori: arrestate 7 persone

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)
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L'assalto al blindato è avvenuto nell'ottobre 2016, il colpo ha fruttato ai rapinatori oltre 4 milioni di euro. Gli arresti sono stati effettuati nella provincia di Foggia e di Barletta-Andria-Trani 

Sette persone sono finite in manette con l'accusa di aver preso parte alla rapina di un portavalori avvenuta il 10 ottobre 2016 a Bollate, in provincia di Milano. Il colpo ha fruttato oltre 4 milioni di euro in gioielli. La polizia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Milano nei confronti di sette persone, gli arresti sono stati effettuati nella provincia di Foggia e di Barletta-Andria-Trani. L'indagine è stata condotta dalla Squadra Mobile di Milano con la collaborazione dei colleghi di Foggia e del gabinetto regionale della Polizia Scientifica del capoluogo lombardo.

Gli arresti

Tra gli arrestati per l'assalto al furgone portavalori figura il 36enne Francesco Scirpoli, soprannominato "il lungo" per via dei suoi due metri d'altezza. Scirpoli è ritenuto il boss reggente del clan Romito di Mattinata. Raggiunto dall'ordinanza nel carcere di Melfi, dove era già detenuto per un'altra vicenda, anche il 43enne Antonio Quitadamo, detto "baffino", altro esponente dei Romito e caratterizzato dalla mancanza di una falange della mano. Questo dettaglio è stato molto utile agli investigatori che hanno studiato il filmato del colpo. Destinatari dell'ordinanza anche Raffaele Dassisti, di 28 anni, Catello Lista, di 42 anni, Carmine Valerio, di 41 anni, e Francesco Mavellia, di 43 anni.

I gioielli ritrovati

Una rapina studiata con cura e messa a segno da professionisti del campo. In pochi minuti hanno portato via gioielli di una collezione Bulgari degli anni Trenta del valore di 4 milioni di euro. Pezzi unici che in parte sono stati ritrovati proprio grazie alla loro riconoscibilità. "Ad aprile la polizia londinese ci ha segnalato la vendita di una collana da 300mila euro durante un'asta di Christie's comprata da un uomo di origini turche - ha spiegato il capo della Squadra mobile milanese, Lorenzo Bucossi - Ad agosto un altro cittadino turco è stato fermato dalla polizia tedesca per un controllo mentre andava in Svizzera. Nella sua auto, all'interno di una scatolina, sono stati trovati altri gioielli della collezione di cui non ha saputo fornire l'origine". Sono in corso le procedure per riconsegnare i preziosi alla casa produttrice. Il giorno del furto, i gioielli erano in viaggio per raggiungere la sede di Pechino.

Le indagini

Fondamentale per gli arresti è stata la traccia di sangue trovata dalla Scientifica sulla sacca portavalori. Piccole macchie che si è scoperto appartenere a Scirpoli, tagliatosi durante l'operazione di apertura. Gli investigatori ritengono che sia il personaggio di spicco della rapina assieme a un altro componente attualmente ricercato. Sia Scirpoli che Quintadamo furono coinvolti nel 2015 nell'indagine 'Ariete' dei carabinieri relativa all'assalto di un altro portavalori tra Vieste e Mattinata.

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