Eroe, amante, rinnegato: Enea raccontato dal suo mito

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Filippo Maria Battaglia

IL LIBRO DELLA SETTIMANA Arriva in libreria una biografia del protagonista del capolavoro di Virgilio rievocato attraverso le infinite varianti che in più di tre millenni si sono sedimentate

 

C’è il guerriero troiano, tutto sommato minore, che difende il regno di Priamo dall’assedio degli achei e c’è il padre di Romolo e Remo. C’è il devoto marito della principessa italica Lavinia, c'è l'amante di Didone e c’è il compagno di una donna dell’Arcadia, nel cuore della Grecia. E, ancora, c’è il protetto degli dèi a cui è affidato il compito di portare in salvo le divinità tutelari di Troia e il rinnegato pronto a vendere i suoi compagni agli Achei per odio nei confronti di Priamo. 

Per almeno tre millenni Enea è stato tutto questo, ma, come ogni mito è stato anche molto altro. Ha attraverso civiltà, epoche e imperi, rimanendo costantemente fluido, senza mai cristallizzarsi in uno stereotipo definito. Raccontarne la biografia significa dunque innanzitutto procedere non per scarto, come spesso si fa con i ritratti dei personaggi storici, ma per accumulo. Ed è quello che fa Mario Lentano in un saggio da poco pubblicato per i tipi di Salerno e intitolato “Enea. L’ultimo dei Troiani, il primo dei Romani” (pp. 232, euro 19).

 

La biografia di un mito

Lentano parte dal Kazdagi, nell’attuale Turchia, per provare a riannodare i fili di un mito affascinante proprio perché fluido e mai univoco. Si confronta con la pietra miliare dell’Eneide di Virgilio, spiegando come nello stesso testo del poema epico si possano trovare varianti alternative e spesso tra loro inconciliabili. E ricorda come neppure il successo del capolavoro virgiliano sia riuscito a frenare le infinite variabili narrative, orali o scritte che siano.

Pagina dopo pagina, il suo racconto si distacca così da una tradizionale biografia e finisce col restituire non tanto le gesta di un eroe quanto piuttosto le tracce che di quelle gesta sono rimaste nella storia e nella memoria collettiva. Un racconto storico, certo; eppure, al tempo stesso, un catalogo imprevedibile e pluri-millenario, delle reazioni degli uomini di fronte all’amore, al potere, alla gloria e alle sconfitte.

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