
Il pittore e scultore nato nel 1933, tra i principali protagonisti del movimento dell'Arte povera, è considerato uno degli esponenti italiani più importanti del panorama artistico contemporaneo

Michelangelo Pistoletto, pittore e scultore nato nel 1933, è uno dei principali protagonisti del movimento dell'Arte povera. Considerato uno degli esponenti italiani più importanti del panorama artistico contemporaneo, negli anni è stato capace di reinventarsi, di sviluppare nuovi temi e di assumere il ruolo di guida per generazioni di artisti. Ecco le sue opere più famose
Incendio a Napoli, distrutta la Venere degli stracci
Quadri specchianti - Si tratta forse della serie di opere più famosa di Pistoletto. La loro combinazione di immagine e riflesso sfida la percezione dell’osservatore e lo coinvolge attivamente nell’opera. Spesso (come nel caso della foto) l'artista rompe gli specchi durante una performance artistica
Da San Marco a Venezia ai tesori di Roma, i 10 monumenti più belli d’Italia. La classifica
Il Terzo Paradiso: Sorta di "manifesto" del pensiero dell'artista, rappresenta un simbolo in cui il primo paradiso rappresenta la natura, il secondo il mondo artificiale e il terzo la sintesi tra i due, ovvero la possibilità di un mondo in cui la natura e la tecnologia possono coesistere in equilibrio. Si tratta di una rielaborazione del segno matematico dell'infinito
Collezionista acquista un quadro sul web, poi scopre che è un capolavoro del ‘500
Venere degli stracci - Si tratta di un'opera dissacrante in cui l’artista pone un’icona immortale dell’arte classica di fronte a un cumulo di indumenti logori che rappresentano le abitudini eccessive del consumismo. Una versione in grande formato dell'opera, installata in piazza Municipio a Napoli, è stata distrutta da un incendio il 12 luglio 2023

L'etrusco - Il tema dello specchio torna nell'opera datata 1976, versione in bronzo dorato della famosa statua etrusca dell’Arringatore. Quest'ultima ritrae Aulo Metello colto nell’atto di orazione, posta di fronte a uno specchio

La mela reintegrata - Collocata in piazza Duca D'Aosta a Milano, davanti alla stazione Centrale, è il simbolo "del passaggio in una nuova era in cui mondo artificiale e naturale si ricompongono generando equilibrio nella società", ha spiegato l'autore

Spazio libero - L'opera è una struttura a forma di gabbia di acciaio vuota e inaccessibile allo spettatore, il cui titolo è enunciato dalle parole che ne scandiscono il perimetro. È stata concepita da Pistoletto nel 1976 e realizzata nel 1999 con i detenuti di San Vittore

Il gigante - Come nel caso de L'etrusco, in quest'opera Pistoletto utilizza calchi di sculture classiche astraendole dal loro contesto originario
Napoli, distrutta da un incendio la “Venere degli stracci” di Pistoletto. FOTO