A differenza del Natale, la Pasqua è una cosiddetta "festività mobile": la sua data varia di anno in anno perché collegata con il ciclo lunare. La Pasqua ebraica e quella cristiana celebrano eventi diversi
Quest’anno cade il 9 aprile, nel 2022 era il 17. Nel 2021 il 4. A differenza del Natale la Pasqua è infatti una delle cosiddette "festività mobili", perché ogni anno cambia data, un cambiamento che avviene in base alle fasi lunari. Una decisione antica, che risale al 325 dopo Cristo, quando al Concilio di Nicea, si stabilì che la Pasqua cristiana si sarebbe celebrata la prima domenica dopo la prima Luna piena di primavera, ossia la prima domenica disponibile dopo l'equinozio di primavera - che cade il 21 marzo - e la prima luna piena. La Pasqua può essere celebrata quindi in un periodo di tempo tra il 22 marzo e il 25 aprile.
La differenza tra la Pasqua cristiana e quella ebraica
Ma qual è il legame con il calendario lunare? Deriva dal fatto che la Pasqua cristiana trae origine dalla Pèsach (o Pesah), la Pasqua ebraica, festività che - a differenza della Pasqua cattolica che celebra la risurrezione di Gesù – commemora invece la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù e l'esodo dall'Egitto guidato dal profeta biblico Mosè verso la Terra Promessa. Ancora oggi, gli ebrei utilizzano un calendario i cui mesi durano quanto un ciclo lunare (29 o 30 giorni). La Pasqua ebraica viene da sempre celebrata il 14esimo giorno del mese nissàn, cioè in corrispondenza della luna piena di marzo-aprile. Fino al II secolo, i cristiani celebravano quindi la Pasqua il 14 nissàn per ricordare la morte di Gesù che, secondo l'evangelista Giovanni, era avvenuta in quel giorno.
La domenica successiva alla prima luna piena di primavera
Poi non fu più così, perché si decise di celebrare la risurrezione del Cristo: nel 325 il concilio di Nicea, interpretando un passo di San Paolo, stabilì come data della Pasqua la domenica successiva alla prima luna piena di primavera. Sono state stabilite anche una serie di altre ricorrenze "mobili", come la Pentecoste, che si celebra 50 giorni dopo, o le Ceneri, 47 giorni prima, che aprono la Quaresima.
Il Natale si festeggia invece nella chiesa cattolica sempre il 25 dicembre. La scelta di tale data nella storia non ha origini certe. Si dice sia l'evoluzione della festa pagana del "Sole vittorioso" (Sol Invictus), a cui l’imperatore romano Aureliano dedicò un tempio proprio il 25 dicembre dell'anno 274. Un'altra tradizione associa il 25 dicembre al vero compleanno di Gesù.