Mandorlo in vaso, come coltivarlo: la guida

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La pianta di mandorlo è tra le più indicate per abbellire uno spazio verde, caratteristica per la sua fioritura abbondante che compare rigogliosa con l'inizio della primavera

Il mandorlo è una pianta di origine antica proveniente dalla regione sud-est asiatica (Cina, Giappone e Russia), poi esportata nel Mediterraneo dai Fenici, prima in Grecia e poi in Sicilia. Oltre che per l'estetica esuberante, con piante che possono arrivare fino a dieci metri di altezza con diametro anch'esso molto esteso grazie alla presenza di una folta chioma fiorita, la sua coltivazione è stata incentivata sia per ragioni culinarie che di medicina estetica per le sue numerose e specifiche proprietà benefiche del suo frutto ovale. Con poco impegno e un po' di spazio, la pianta di mandorlo può essere coltivata anche in piccola scala e dunque in vaso per abbellire balconi e terrazze.

Come coltivarlo

Per ottenere una florida pianta di mandorlo domestica, occorre un vaso capiente che possa ospitare una pianta nana radicalizzata; in questo caso, in presenza di una pianta con la radice nuda, si pianta tra ottobre ed aprile. Quando invece la pianta viene acquisita con la sua terra, non occorre particolare attenzione alla stagione. Nei primi 3-4 anni di vita, la pianta segue operazioni di potatura che servono essenzialmente a predisporre il corretto sviluppo dello scheletro con le branche che partono da almeno 50 cm da terra; le branche devono essere da 3 a 5. Solo negli anni successivi, quando la pianta è entrata nel suo ciclo di produzione annuale, la potatura può essere estetica, volta ad eliminare le parti secche o morte ma lo sfoltimento non deve mai essere esagerato o radicale.

La eventuale concimazione deve essere fatta con la fine del caldo così da fornire alla pianta tutte le sostanze che possano tenerla meglio in vita in inverno.

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Il terreno adatto e la corretta irrigazione

Il mandorlo è una pianta rustica, non necessita di cure troppo particolareggiate ma solo di attenzione per quanto riguarda il clima a cui è esposto. Si tratta di una pianta che rinvigorisce col caldo e che teme il freddo e le gelate, pertanto, va messa al riparo con le basse temperature. Il suo terreno ideale è povero, non particolarmente umido. Poiché resiste al caldo e alla siccità, il mandorlo cresce anche nel terreno arido ma questa regola generale non vale per la coltivazione in vaso dove bisognerà provvedere ad irrigarlo con costanza altrimenti i frutti, le mandorle, saranno secchi e privi della loro consistenza.


La posizione ideale in giardino e in vaso

La pianta di mandorlo soffre il freddo dunque conviene collocarla in una posizione soleggiata e non esposta al vento. L'ideale è provvedere a una copertura nei momenti in cui la temperatura è particolarmente bassa, anche con un telo di tessuto non tessuto che è traspirante e lascia passare la luce.

Le varianti di mandorlo

Il mandorlo Genco, la varietà Tuono e la Falsa Barese, sono tra i più diffusi nel nostro Paese che fino agli anni Cinquanta deteneva il primato nella coltivazione delle piante di mandorlo specie nelle regioni del Sud come la Puglia, la Calabria, la Sicilia. Il mandorlo si distingue in base al tipo di frutti che produce: in Italia si predilige la coltura della mandorla dolce. Autofertile e dalla fioritura abbondante, i fiori sono bianchi e il fogliame è verde intenso.

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