Nel nuovo episodio della serie di Sky TG24 dedicata ai libri, uno dei più noti fisici italiani racconta l’importanza della ricerca (e della scienza) a partire da una domanda: come facciamo a sapere se davanti a noi c’è un libro o un gatto?
"Come facciamo a riconoscere con uno sguardo se lì, davanti a noi, c’è un libro o un gatto?". Nella nuova puntata del podcast "Tra le righe", uno dei più noti fisici italiani, Carlo Rovelli, parte da questa domanda per raccontare l’importanza della ricerca e della scienza.
La risposta più istintiva - dice Rovelli - sarebbe che i segnali partono dai nostri occhi e arrivano al nostro cervello. La più istintiva certo, ma non la più corretta: "I neuroscienziatihanno scoperto che il cervello, sulla base di quanto è successo prima e di quanto sa, elabora un’immagine di cosa prevede che gli occhi debbano vedere. Quest'informazione è inviata dal cervello verso gli occhi e solo se viene rilevata una discrepanza i circuiti neurali mandano segnali".
"Dagli occhi verso il cervello - spiega il fisico - non viaggia dunque l’immagine dell’ambiente osservato, ma esclusivamente la notizia di eventuali difformità rispetto a quanto il cervello si attende".
Il nostro modo di vedere il mondo, nota sempre Rovelli, diventa così la metafora perfetta per descrivere anche il nostro tentativo di conoscerlo: "Tutto il nostro sapere funziona così: abbiamo teorie che ci predicono il mondo, facciamo esperimenti per vedere dove per caso non funzionano e, quando troviamo una discrepanza, ecco che torniamo indietro e riaggiorniamo il nostro modo di pensare".
Come ascoltare la puntata
Oltre che sul nostro sito, la puntata del podcast "Tra le righe", intitolata "Guardare la realtà significa mettere alla prova i nostri sogni", si può ascoltare:
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