Tra le piante più amate dagli appassionati, la camelia è un fiore di grande eleganza e fascino. Scopriamo come coltivarla in vaso o in terra con la guida passo per passo
La camelia è una pianta appartenente alla famiglia delle Theaceae, che conta al suo interno oltre 250 specie. Originaria dell’Asia, in particolare di Paesi come Giappone e Cina, da secoli viene coltivata anche in Europa. Tra le specie più diffuse e conosciute, sono presenti la Camelia sinensis (o Camelia del tè), tipica della Cina, e la Camelia Japonica, pianta ornamentale tipica dell’isola orientale.
La camelia: caratteristiche e fiori
La camelia è comparsa in Europa a metà del 1700, grazie al commercio di tè. Una delle prime camelie apparse in Italia fu quella della Reggia Reale di Caserta, denominata Celebratissima e piantata nel 1760. La camelia divenne un fiore particolarmente apprezzato nell’Ottocento, simbolo di nobiltà ed eleganza, grazie anche alle sue caratteristiche.
Se in Oriente è facile vederle crescere fino a raggiungere i 10 metri di altezza, in Europa la camelia si è sviluppata come arbusto ed è più facile che mantenga una crescita modesta. Dalla corteccia liscia e grigiastra, è caratterizzata da rami giovani rossastri. A seconda della specie, le foglie possono essere ovali, lanceolate o ellittiche, dal colore verde scuro.
I fiori possono dividersi in gruppi dalle caratteristiche differenti, ma ce ne sono alcuni più conosciuti rispetto ad altri. I fiori semplici hanno un numero di petali che varia da 5 a 9, disposti in un solo giro, mentre la tipologia di fiore semidoppio ha dai due ai quattro giri di petali. I petali possono avere una forma tondeggiante o più allungata, mentre il colore può variare dal rosso al bianco, passando per il rosato, il giallo o il variegato.
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La camelia: come coltivarla
Longeve e abbastanza resistenti, le camelie fioriscono durante il tardo inverno e la primavera, nel periodo tra febbraio e marzo. La pianta può essere coltivata in regioni dal clima temperato: dato che in inverno entra in riposo, risulta resistente al freddo, a patto che non venga esposta a frequenti gelate.
La camelia ama la luce, ma non apprezza l’esposizione eccessiva ai raggi diretti del sole, per questo è meglio piantarla in una zona riparata dal troppo sole, ricorrendo al bisogno a reti ombreggianti. Utile è anche proteggere la pianta da venti troppo intensi.
La camelia si può coltivare sia in vaso, sia direttamente nel terreno. Essendo piante acidofile, hanno bisogno di terreni con pH acido: per renderlo tale, si può aggiungere torba, terriccio di sottobosco o concime adeguato. Meglio poi assicurarsi che il terreno sia morbido e non troppo compatto, in quanto i fiori soffrono il ristagno idrico. Se la camelia viene coltivata in vaso, può essere utile creare un substrato di torba e sabbia di fiume, così da drenare adeguatamente l’acqua.
Per mettere a dimora una pianta già cresciuta, è necessario effettuare una buca piuttosto larga e profonda nel terreno, così da garantire un adeguato spazio alle radici per potersi sviluppare. Si possono mettere a dimora piante in piena terra ad una distanza di almeno 2 metri l’una dall’altra. Se coltivata a terra, è necessario irrigare la camelia solamente nei mesi estivi, evitando le ore più calde della giornata. Se coltivata in vaso la camelia ha bisogno invece di una maggiore irrigazione per non far asciugare troppo il terriccio.
La camelia: cura della pianta
Pur essendo una pianta resistente, la camelia può essere attaccata da alcuni parassiti, tra cui la cocciniglia. Per eliminarla, è possibile prevenire in inverno utilizzando l’olio bianco minerale o il sapone molle potassico.
Non solo parassiti: la camelia può infatti ammalarsi a causa di alcuni funghi, che provocano l’appassimento dei fiori e la loro caduta precoce. In questo caso, può essere utile effettuare lavaggi con acqua e bicarbonato di sodio ogni sera a foglie e fiori.