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Natale, avanzi delle feste: 10 consigli utili per conservare il cibo senza rischi

Lifestyle
©Getty

Introduzione

Il momento sta arrivando, le tavole sono pronte per essere imbandite. Con l'arrivo delle feste natalizie e di fine anno saranno diversi i momenti di convivialità tra pranzi e cene. E succede anche spesso che, subito dopo le feste, sia facile trovare nel frigo o in dispensa i rimasugli del pranzo di Natale o i resti del cenone di Capodanno. In questo senso gli esperti dell'Istituto superiore di Sanità (Iss) hanno stilato un vademecum per suggerire come conservare al meglio gli avanzi alimentari in sicurezza e proteggere la salute di tutti.

Quello che devi sapere

Possibili rischi per la salute

Il vademecum, composto da dieci accorgimenti utili, rientra nell'ambito del progetto SAC, la Sicurezza Alimentare Casalinga, sviluppato proprio per aiutare nella gestione del cibo all'interno delle mura domestiche. Proprio in riferimento alle feste di fine anno, spesso è quasi impossibile evitare che qualche pietanza avanzi, per essere magari scaldata e quindi consumata di nuovo nei giorni successivi al Natale, a Santo Stefano o a Capodanno. In agguato, però, sottolineano gli esperti dell'Iss "possono esservi rischi legati alla salute". 

 

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Pianificare la spesa

Un primo consiglio, piuttosto significativo per chi organizza e cucina i vari pasti durante le feste è quello di tentare di pianificare il più possibile e con attenzione la spesa, calcolando in maniera oculata gli acquisti anche rispetto al numero degli ospiti che si prevede possano partecipare ad ogni singolo pasto. In questo modo, spiegano gli esperti, "si limita ciò che potrebbe avanzare, riducendo il più possibile gli sprechi". 

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Contenitori pulti

Un consiglio da non sottovalutare è quello di trasferire gli avanzi di cibo che rimangono dopo un pranzo od una cena che si organizza tra amici o parenti durante le feste in recipienti che siano "puliti e chiusi". La sottolineatura, dicono gli esperti, arriva nel tentativo di suggerire di evitare di lasciare gli avanzi, come può capitare, nelle stesse pentole in cui sono stati cucinati.

Il rischio di contaminazione

Può succedere, poi, che uno stesso cibo avanzato venga riproposto in più occasioni a distanza della prima rispetto alla quale è stato cucinato. Se capita, il consiglio è quello di evitare "cicli multipli di riscaldamento e raffreddamento" con l'obiettivo di riscaldare solamente la porzione che si intende consumare. Questo, fa sapere l'Iss, consente di ridurre "il rischio di contaminazione e deterioramento dell'alimento" oltre a preservarne la qualità.

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Gli avanzi in frigo o nel congelatore

Una volta terminato il pasto, è importante predisporre gli avanzi in frigorifero oppure anche nel congelatore ma farlo presto, ovvero entro poche ore dalla cottura. Infatti, suggeriscono gli esperti, sebbene i tempi di deperimento siano piuttosto condizionati dal tipo di alimento e dalla temperatura ambientale, "gli alimenti preparati non dovrebbero rimanere fuori dal frigorifero o dal congelatore per più di due ore".

Il cibo cotto e quello crudo

Per quanto cocnerne poi gli avanzi dei cibi cotti, questi possono essere conservati in frigorifero "per pochi giorni". In generale è buona norma che questa tipologia di cibo venga conservata per non più di 2-3 giorni dal momento in cui è stata cucinata. Le preparazioni già cotte, aggiungono poi gli esperti, "vanno riposte nei ripiani alti, separate dagli alimenti crudi".

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Refrigerare le preparazioni avanzate

Non è tutto, perchè secondo gli esperti del progetto SAC, che si propone di monitorare come viene percepita la sicurezza alimentare online, per migliorare la comunicazione e supportare i consumatori nelle loro scelte consapevoli, attraverso strumenti digitali dedicati, è importante mantenere "ben refrigerate tutte le preparazioni avanzate", con particolare attenzione a quei piatti che possono risultare particolarmente deperibili, come ad esempio creme e salse.

Attenzione ai continui spostamenti del cibo

Secondo gli esperti, poi, una questione da non tralasciare è quella che riguarda una particolare attenzione da prestare proprio alle preparazioni facilmente deperibili, come potrebbe essere l’insalata russa, cibo che si può ritrovare sulle tavole in questo periodo. L'obiettivo dovrebbe essere quello di evitare "continui spostamenti tra frigorifero e tavola, per ridurre il rischio di contaminazione e deterioramento".

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Una conservazione più uniforme e sicura

Ecco poi le ultime accortezze da seguire in questi casi. Per garantire sicurezza e qualità dei cibi, un altro suggerimento è quello di "non conservare più preparazioni diverse nello stesso contenitore in frigorifero". Meglio sarebbe separarle, con l'idea di ridurre il più possibile il rischio di contaminazione incrociata. Questo procedimento permette ancche di salvaguardare sapori e consistenze e ed assicurare una conservazione più uniforme e sicura.

Porzioni piccole se si congela il cibo

Capitolo congelamento. Chi decide per questo processo è bene che si orienti esclusivamente sull'utilizzo di contenitori adatti al freezer. Un consiglio utile può essere anche quello di suddividere le preparazioni in porzioni piccole da consumare in un’unica volta.

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I segni di deterioramento da valutare

Infine, secondo gli esperti dell'Iss è ovviamente indicato di non consumare per nessuna ragione "preparazioni che presentano segni di deterioramento", tra cui ad esempio muffa, odori acidi o rancidi, alterazioni di colore o varie tipologie di modifiche della consistenza del cibo stesso.

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