Da Città di Castello a New York, Stendardo di Raffaello in mostra nel 2026

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“L'esposizione al Metropolitan Museum, di profilo internazionale”, dichiarano il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, e l’assessora alla Cultura, Michela Botteghi, “promuoverà la conoscenza dello Stendardo, su una platea qualificata e ampia, con i riflessi positivi, che tale esposizione determina, in termini di audience e di reputazione, per il museo e il territorio che lo custodisce”

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Verrà esposto al Metropolitan Museum di New York per la mostra “Raphael, sublime poetry” dal 23 marzo al 28 giugno del prossimo anno. Lo stendardo processionale della Santissima Trinità di Raffaello, proprietà del Comune di Città di Castello e conservato nella Pinacoteca comunale, è in fase di restauro nella sede dell’ICR di Roma. La mostra, a cura di Carmen Bambach, rappresenterà un percorso completo sull’opera di Raffaello con oltre 200 opere provenienti da musei di profilo internazionale come Musei Vaticani, Biblioteca apostolica Vaticana, Uffizi, Louvre, Prado, British Museum e National Gallery. “La mostra del MET su Raffaello, di profilo internazionale”, dichiarano il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, e l’assessora alla Cultura, Michela Botteghi, “promuoverà la conoscenza dello Stendardo, su una platea qualificata e ampia, con i riflessi positivi, che tale esposizione determina, in termini di audience e di reputazione, per il museo e il territorio che lo custodisce”.

Il restauro e il territorio di Città di Castello

“Questo restauro - ha dichiarato il sindaco della cittadine umbra - è un’occasione fondamentale per dimostrare come Città di Castello per Raffaello sia stata una tappa fondamentale: qui aprì la prima bottega e qui realizzò la prima opera, stando all’ipotesi allo studio degli storici dell’arte”. “La mostra del MET – ha aggiunto l’assessora alla Cultura- è un’occasione per valorizzare l’opera e approfondirne la conoscenza. Per la nostra città è un’opportunità sia in termini di custodia che di valorizzazione”. “Il restauro – conclude Alessandra Donati, responsabile di zona della Soprintendenza Archeologia Beni Culturali Territorio dell’Umbria - nasce dall’obiettivo migliorare la fruizione dell’opera e di promuovere il territorio che la custodisce. Abbiamo sostenuto con convinzione questo progetto autorizzando il restauro e il prestito perché crediamo al valore scientifico del progetto e al forte impatto culturale e identitario che avrà”. “Nel progetto della mostra in programma a New York – ha sottolineato Carmen Bambach, curatrice dell’esposizione -, per noi avere questo Stendardo significa innovare la conoscenza su Raffaello giovane, presentata come la prima opera dell’artista, e verrà vista dal pubblico americano in relazione anche a Città di Castello, come luogo dove emerge Raffaello, artista professionale”. 

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Lo Stendardo

Lo stendardo, olio su tela a doppia faccia con cornice seicentesca e dimensioni di 166×94 centimetri per lato, è databile tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo ed è l’unico dipinto di Raffaello conservato a Città di Castello nonché l’unica opera mobile dell’artista presente in Umbria. Conservato nella Sala della contemplazione della Pinacoteca comunale, è ritenuto di eccezionale valore sia per le prime prove di Raffaello magister sia per qualità stilistiche che richiamano caratteri dell’epoca matura dell’artista; secondo gli studi in corso, potrebbe essere stato commissionato in occasione di un’epidemia di peste in città. Di proprietà del comune di Città di Castello, è considerato - e come tale studiato - opera di eccezionale valore culturale, sia perché attesa le primissime prove di Raffaello magister sia per il livello artistico, che presenta caratteri propri dell’epoca matura dell’artista.

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