PhEST 2025, ultima settimana del Festival internazionale di fotografia e arte a Monopoli

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@Yorgos Lanthimos/Martin Parr Magnum Photos/Piero Percoco

Si conclude domenica 16 novembre, dopo oltre tre mesi di mostre, incontri e proiezioni, la decima edizione di PhEST. Con 38 mostre tra spazi indoor e outdoor, il Festival porta artisti della fotografia e dell’arte contemporanea tra le strade, le chiese e i monumenti della città pugliese. Gli ultimi giorni, dall’11 al 14 novembre, spazio alla rassegna cinematografica HUMANS// DIGITAL// MACHINES, organizzata dal Centro di Eccellenza Jean Monnet DigitImpact dell’Università degli Studi di Bari

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Dopo oltre tre mesi di mostre, incontri e proiezioni, la decima edizione di PhEST, il festival internazionale di fotografia e arte contemporanea, si avvia alla sua ultima settimana con un calendario di appuntamenti che promette di chiudere nel segno dell’emozione e della partecipazione. Centinaia di visitatori ogni giorno continuano a varcare le porte delle sedi espositive per ammirare gli scatti di grandi maestri e giovani talenti, confermando il successo di un festival che negli anni è diventato punto di riferimento internazionale per la fotografia e l’arte contemporanea. Con 38 mostre tra spazi indoor e outdoor, PhEST 2025 – THIS IS US – A Capsule to Space – ha celebrato il suo decimo anniversario come un viaggio nell’immaginario collettivo, ispirato al Golden Record della NASA: un archivio visivo e sonoro dell’umanità, un messaggio universale che dal Mediterraneo guarda alle stelle. Prodotto dall’Associazione Culturale PhEST, con il sostegno della Regione Puglia e del Comune di Monopoli, PhEST continua a esplorare i territori del Mediterraneo, dei Balcani, del Medio Oriente, dell’Africa e oltre, aprendo il dialogo tra visioni artistiche, scienza, memoria e immaginazione, con uno sguardo sempre attento all’attualità e al futuro.

 

“Un ringraziamento particolare lo dobbiamo quest’anno, come tutti gli anni, al Comune di Monopoli, alla Regione Puglia, all’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari e all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, che ci sostengono con orgoglio e affetto, e poi a tutti i partner, sponsor, artisti, collaboratori e volontari che hanno reso possibile questa edizione speciale, contribuendo al successo di un progetto che ogni anno porta in Puglia alcuni tra i nomi più significativi della scena fotografica e artistica mondiale” sono le parole emozionate di Giovanni Troilo, direttore artistico di PhEST a nome di tutta l’associazione.

Ultima settimana di mostre ed eventi

Nel corso dell’ultima settimana, dall’11 al 14 novembre, spazio alla rassegna cinematografica HUMANS// DIGITAL// MACHINES, organizzata dal Centro di Eccellenza Jean Monnet DigitImpact dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, e ospitata alla Chiesa di San Salvatore. Nella proposta per il pubblico rientrano quattro “pietre miliari” della fantascienza moderna per esplorare l’evoluzione del rapporto tra l’uomo, le tecnologie digitali e le macchine. Dalla malinconica umanità dei replicanti di Blade Runner (11 novembre) alle seduzioni cerebrali di Ex Machina (12 novembre), dall’empatia digitale di A.I. – Intelligenza artificiale (13 novembre) fino alle tre leggi della robotica e al dilemma etico di Io, Robot (14 novembre), la rassegna propone un percorso di riflessione sul senso dell’umano nel digitale e del digitale nell’umanità. L’obiettivo è quello di stimolare una riflessione a cavallo tra cinema, filosofia, scienza e diritto, per comprendere come le narrazioni audiovisive anticipino – e talvolta distorcano – le trasformazioni sociali e culturali generate dalle tecnologie digitali vecchie e nuove.

 

Sabato 15 novembre, l’ambient set elettronico di Bluemarina al Monastero di San Leonardo (ore 20.00), grazie al sostegno di San Marzano Vini, porterà le sonorità contemporanee dentro gli spazi della mostra, in un dialogo tra musica e immagine. La performance si configura come un archivio di sonorità migranti. Frammenti di canti popolari, registrazioni ambientali e interferenze elettroniche si intrecciano in un unico flusso musicale. Il suono diventa così un campo aperto, dove identità differenti coesistono senza gerarchie, disegnando una geografia acustica in costante trasformazione. Domenica 16 novembre, giorno di chiusura ufficiale, si terranno due appuntamenti speciali: alle 12 la visita guidata con la dott.ssa Amparo García Aparicio del Museo de Bellas Artes di Valencia nella sala dedicata a Los Caprichos di Francisco Goya (Castello Carlo V); alle 16.00, la visita con l’artista Zed Nelson, autore di The Anthropocene Illusion (Monastero di San Leonardo).

@Martin Parr Magnum Photos

Mostre indoor e outdoor

Oltre 2000 gli studenti arrivati a Monopoli in questi mesi da numerosi istituti scolastici della regione, consentendo loro di conoscere e approfondire linguaggi e tematiche nuove, integrate perfettamente nella realtà che vivono quotidianamente.

Il cuore del festival batte nel rinnovato Monastero di San Leonardo, sede principale dell’edizione 2025, dove è ospitata una delle due sezioni della mostra Pleased to Meet You di Martin Parr, con i suoi iconici scatti a colori. La seconda parte, in bianco e nero, è allestita nella suggestiva Chiesa di San Salvatore, nel centro storico, arricchita dalla presenza della celebre cabina telefonica e dai binocoli fotografici firmati Parr. Sempre al Monastero di San Leonardo sono in mostra anche Zed Nelson, Alexey Titarenko, Phillip Toledano, Rhiannon Adam, Lorenzo Poli e Dario Agrimi. Al Castello Carlo V al piano superiore si trovano invece le incisioni originali di Francisco Goya mentre nella Sala delle Armi, l’artista e fotografo americano Sam Youkilis presenta Under the Sun. A Casa Santa si confrontano tre ricerche visive fortemente poetiche e intime: Dylan Hausthor What the Rain Might Bring, Magdalena Baranya con Go Home to the Internet, Sam Gregg See Naples and Die 2014–2022 e Deanna Dikeman The Place of Ordinary Moments. Alle Stalle di Casa Santa prende vita invece Out of the Blue. Resistenze 2025 di José Angelino. E infine la suggestiva Chiesa di Sant’Angelo ospita, in collaborazione con Łódź Fotofestiwal, il regista e fotografo Yorgos Lanthimos tra i più visionari e premiati del cinema contemporaneo (The Lobster, The Favourite, Poor Things). Nella Chiesetta di San Giovanni è allestita la mostra di Piero Percoco, The Silent Sun, Brighton, sguardo intimo e radicato tra Puglia e Inghilterra. La sezione outdoor coinvolge infine numerosi spazi urbani e paesaggi marini: dal Molo Santa Margherita al Porto Vecchio, passando per Largo Palmieri e il Circolo dei pescatori.

©Yorgos Lanthimos

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