Quanta gente compra e legge fumetti in Italia

Parlare del mercato e delle vendite di fumetti è un’impresa sempre parziale e incompleta. Questo perché gli unici dati disponibili riguardano i circuiti delle librerie e degli store online, escludendo completamente le edicole e le fumetterie, luoghi che tendono a convogliare gli acquisti della clientela maggiormente fidelizzata. Ciononostante, l’ultimo report pubblicato dall’AIE , dal titolo "I fumetti sulle montagne russe: dove va il mercato, come cambiano i lettori", presentato il 29 ottobre 2025 in occasione della giornata d'apertura della nuova edizione di Lucca Comics & Games, mostrano dati senza dubbio positivi nel medio periodo e moderatamente incoraggianti in quello più breve e recente, con un accenno di ripresa o quanto meno di rallentamento di un calo di vendite iniziato quasi come un rimbalzo dopo il boom del periodo del Covid. Il genere che cresce di più Negli ultimi sei anni, i fumetti sono il genere cresciuto maggiormente nei canali trade con una spesa del pubblico quasi triplicata rispetto a sei anni fa: da 20,1 milioni del 2019 a 59,5 milioni nel 2025 . Crescita che rispecchia quella delle copie acquistate, passata da 2,144 milioni di copie a 6,284 milioni di copie. Crescite che in entrambi i casi sfiorano il 200%. Il fumetto vede crescere anche la sua quota di mercato, raddoppiata nel periodo preso in esame. Oggi più di un quinto della narrativa acquistata dai ragazzi è rappresentata dal medium fumetto , nel 2019 era meno di una su 10 . Sul totale dei libri venduti, la crescita è comunque stata poco meno inferiore al triplo, con un passaggio dal 3,6% al 9,2%. Il picco col Covid, poi il calo e la ripresa Se si guarda all’andamento nei diversi anni, però, la crescita è stata tutt’altro che omogenea. I dati hanno fatto segnare un + fino al 2022, con uno straordinario picco del +170,9% tra il 2020 e 2021, in piena epoca Covid, per poi tornare a calare dal 2023 e confermare la tendenza negativa, seppur in rallentamento, negli anni successivi . Quest’ultimo dato è reso ancora più incoraggiante, però, da un’ulteriore riduzione del segno negativo nel mese di ottobre, che ha registrato un -0,4%, mostrando segnali di ripresa. I manga dominano il mercato Andando ad analizzare i vari generi, si nota che tutti hanno visto una crescita, anche se non omogenea e anche se le quote di mercato all’interno del medium sono mutate. Il mercato del fumetto continua a essere dominato dal manga , che ha visto un incremento di vendite del 280,7%, con una crescita in quota di mercato tra i fumetti che è passata dal 57,3% al 74,4%. Crescono in termini di vendite anche i fumetti per ragazzi e le graphic novel , che però vedono calare la loro quota di mercato dal 26,2 al 10,1% . L’unico settore a calare è quello delle strisce, che hanno perso il 30,2% e hanno visto la loro quota di mercato scendere dal 5,2% all’1,2%. I valori di spesa Movimenti analoghi anche in termini di valore di spesa. Le strisce calano del 9,7% e passano dal coprire il 7% del totale della spesa in fumetti al 2,2%, le graphic novel crescono del 24,8% ma sul totale della spesa per fumetti scendono dal 47,1% al 19,9%, i fumetti per ragazzi hanno un’impennata del 402,9% e sul totale della spesa per fumetti salgono dal 12,5 al 21,2%, i manga guadagnano il 402,4% e sul totale della spesa passano dal 33,4% al 56,7%. Chi legge fumetti in Italia Anche i lettori di fumetti, in Italia, hanno visto una crescita cospicua rispetto al 2019, passando dal 16% della popolazione al 24% , secondo un sondaggio condotto tra persone comprese in una fascia d’età che va dai 15 ai 74 anni. Al fianco di un 16% di lettori abituali e continuativi, emerge anche un 8% di nuovi lettori che dichiarano di essersi approcciati al medium solo nell’ultimo anno. A dichiarare di aver letto fumetti negli ultimi 12 mesi sono più gli uomini delle donne . Le fasce d’età più sensibili sono quelle che vanno dai 15 ai 17 anni e dai 18 ai 24 anni . Di contro, tre italiani su quattro non leggono fumetti: il 42% dichiara di averlo fatto in passato, il 34% di non averlo mai fatto in anni recenti. Se dunque il mercato del fumetto mostra perlopiù segnali positivi, i margini di crescita del settore appaiono ancora importanti.

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Gabriele Lippi