GO!2025, l'autunno tra mostre, eventi ed experience enogastronomiche

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Sabrina Rappoli

Sabrina Rappoli

Le iniziative di Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della Cultura, investono l’intero territorio transfrontaliero e vanno dal turismo, all’enogastronomia, fino alle attività culturali. Il nostro racconto per la rubrica FLASH

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Nel 2025, il cuore pulsante della cultura europea batte al confine tra Italia e Slovenia. Gorizia e Nova Gorica, sono insieme Capitale Europea della Cultura, due realtà unite da una storia condivisa, ma segnate per lungo tempo da un confine. La Cultura abbatte ogni barriera e l’unione, il dialogo e la rinascita, vengono celebrate anche grazie agli eventi del palinsesto di “GO! 2025” e “GO! 2025&FRIENDS”.

Raffaella Grasselli - Guida Turistica Autorizzata

Com’è cambiato il flusso turistico di Gorizia Nova Gorica dall’inizio di GO! 2025?

Dall’inizio di quest’anno, così importante per Gorizia e per Nova Gorica, possiamo dire che il flusso è notevolmente aumentato, parliamo di un monte servizi – rispetto all’anno precedente - del 300%.

Quali Paesi ha coinvolto, l’aumento di turismo dell’ultimo anno?

Il mercato italiano si è molto notevolmente su Gorizia, spinto dalla curiosità, ma anche dalla ribalta alla quale è salita la città. Poi, flussi turistici dalla vicina Germania, dall’Olanda, dall’Austria, dalla Svizzera e tanti francesi, rispetto a quanto non accada normalmente e in parte anche americani.

Che cos’è che interessa maggiormente i turisti che vengono a Gorizia?

Di Gorizia si sa poco e quello che chiedono all’inizio è il tour classico. Poi, si incuriosiscono e al centro c’è la storia di questa ferita profonda inferta alla città all’indomani della Seconda Guerra Mondiale.

Quali sono gli itinerari meno conosciuti o le esperienze autentiche legate al territorio, che i turisti decidono di fare?

Il turismo è più orientato verso il tour classico ma chi si muove in maniera autonoma, ci chiede delle cose in più, dei suggerimenti su qualcosa che si può fare attivamente sul territorio. Un esempio su tutti è quello del cicloturismo, che da noi vanta un’offerta importante; il territorio è percorribile sulle due ruote da ogni parte e si può facilmente raggiungere Gorizia; abbiamo la ciclabile che collega est e ovest della regione, raggiungendo Sacile che è all’estremità del FVG, attraversando diversi paesaggi e raccontando l’estrema ricchezza della regione. A più corto raggio si può raggiungere facilmente il territorio del Carso monfalconese. Quindi, tutti gli itinerari legati alla Grande Guerra, che richiamano un turismo storico specializzato, di nicchia, ma molto interessato e delle sopravvivenze della memoria della Grande Guerra, alla scoperta di questi luoghi.  Poi, c’è il tour enogastronomico, per chi è interessato alla parte enologica e qui troviamo il Collio e altre zone, tutte ad altissimo richiamo. In aggiunta c’è anche il giro delle piccole attività artigianali che si possono scoprire e sono tantissime, sul nostro territorio.

Il ponte sul fiume Isonzo, Gorizia
© Luigi VItale

Chiara Canzoneri - Chef e Presidente Federalberghi Provincia di Gorizia

Come ha vissuto l'inizio di Go! 2025 nella sua attività?

Si è vista subito la differenza, in maniera esponenziale. Abbiamo avuto un incremento enorme dei turisti, che da un giorno all’altro hanno invaso il nostro ristorante.

Da operatrice del settore, che percezione hai del cambiamento a Gorizia?

Ciò che più ho notato è il cambiamento delle persone e degli operatori dei servizi. I commercianti, gli imprenditori, i ristoratori, in questo caso si sono riscoperti e hanno visto una buona opportunità in Gorizia Capitale europea della Cultura e hanno fatto proprio un cambiamento rispetto alla percezione del turista, diverso dal cliente che passa e va via.

Come si gestisce un cambiamento così rapido in termini di presenze e quali sfida comporta per chi fa ospitalità?

Non è facile adattarsi al cambiamento, perché è stato imponente e velocissimo, abbiamo impiegato del tempo per capirlo e per cambiare. Serve mentalità aperta e sfidare questa opportunità, per avere nel futuro una prospettiva di crescita imprenditoriale che rimanga a lungo termine.

Dal punto di vista culinario, quali richieste arrivano dagli stranieri e quali sono i piatti che riscuotono maggiore successo?

I turisti che arrivano qui chiedono i piatti della tradizione, vogliono assaporare i gusti della cucina della Mitteleuropa e chiedono di provare piatti realizzare con le ottime materie prime del nostro territorio che sono tantissime. Chi visita la nostra terra apprezza il gulasch, gli gnocchi con le susine, i nostri formaggi e salumi, sono prodotti di produttori del posto che creano ricercate prelibatezze.

Si potrà consolidare nel tempo, l’effetto di Gorizia Capitale europea della Cultura?

Sicuramente, abbiamo avuto e stiamo avendo tanti visitatori di prossimità, che hanno potuto “assaggiare” Gorizia e che, sicuramente, contenti dell’esperienza, torneranno. È quello che ci auguriamo tutti, ma che capiamo rispetto a quello che lasciamo e che ci lasciano gli ospiti che vengono a trovarci.

inv. 1971.7 © Heirs of Josephine N. Hopper

Le mostre d’Arte fanno la parte del leone, nell’ambito delle iniziative per Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della Cultura. Tra queste l’esposizione “Confini. Da Gauguin a Hopper”, allestita nelle sale appena restaurate dell'Esedra Levante di Villa Manin di Passariano di Codroipo, in provincia di Udine. In tutto 130 dipinti provenienti da 42 musei di tutto il mondo; un focus sul confine indagato attraverso capolavori dell'Ottocento e del Novecento, in diverse sezioni o aree tematiche.

Zoran Music Disco

Gli appassionati d'Arte possono visitare anche "Zoran Music. La stanza di Zurigo, le opere, l’atelier”, di scena a Palazzo Attems di Gorizia fino al 2 novembre. Il pittore, uno dei più importanti del Novecento, fu artista di confine, che attraversò molte delle tragedie e delle trasformazioni del secolo scorso, figura centrale mitteleuropea e della memoria storica collettiva.

Rientrano nell’ambito del programma GO!2025&Friends, che accompagna l’anno da Capitale Europea della Cultura di Gorizia/Nova Gorica, anche le mostre “Zigaina in dialogo” e “Un secolo di disegno italiano”, entrambe ospitate nella rinnovata Galleria Regionale d’Arte Contemporanea “Luigi Spazzapan” di Gradisca d’Isonzo. La prima, favorisce il dialogo fra passato e presente, grazie all'uso di fotografie e di archivi, incentrando il progetto su Giuseppe Zigaina, personaggio molto legato al territorio, nel suo ruolo di artista e di intellettuale. La seconda, riunisce una cinquantina di opere su carta, una collettiva sul disegno italiano dal Novecento ai giorni nostri.

GO! 2025 è molto più di una celebrazione: è una rinascita condivisa. Da questo lembo di confine si può guarda all'Europa ricordando il passato ma cercando di superarlo.

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