Mornico Losana, il borgo lombardo rinato grazie a una serie tv olandese

Una pagina sorprendente di rinascita territoriale. Mornico Losana, 700 abitanti nel cuore dell’Oltrepò Pavese, è diventato un esempio virtuoso di rigenerazione e lotta allo spopolamento. Artefice di questa rinascita è la nuova stagione di “Chateau Meiland”, una delle serie tv più seguite nei Paesi Bassi, che ha scelto proprio Mornico per ambientare la stagione 2025, La Dolce Vita. Ecco allora che i Meiland , dopo aver incantato i telespettatori con la ristrutturazione di un castello francese, acquistano adesso una casa storica del Settecento nel cuore del borgo italiano, immersa tra i vigneti di un angolo autentico e ancora poco conosciuto della Lombardia, già definito dal Guardian la “Toscana del Nord”. Oggi a Mornico si registra un vero fenomeno immobiliare: 17 abitazioni acquistate da cittadini stranieri negli ultimi quattro anni, sei delle quali solo tra il 2024 e il 2025. Olandesi, britannici e ora anche scozzesi stanno scegliendo di investire nel borgo, attratti da autenticità, bellezza paesaggistica e qualità della vita. Ne parliamo con Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia e con la sindaca di Mornico Losana, Ilaria Rosati. Il "caso mornico losana" Assessore Mazzali, come si è arrivati al “caso Mornico Losana”? Mornico Losana era un borgo che rischiava di spegnersi lentamente, come tanti altri nell’entroterra italiano, colpiti da spopolamento e il declino economico. Fino a quando un “pezzo di mondo”, di Olanda, ha deciso di stabilirsi lì e da allora il piccolo borgo dell’Oltrepò Pavese è diventato un fenomeno turistico e anche immobiliare. Negli ultimi quattro anni, 17 abitazioni sono state acquistate da cittadini stranieri – 6 solo tra il 2024 e il 2025. Olandesi, britannici, scozzesi: tutti attratti dalla semplicità del luogo, dai vigneti collinari baciati dal sole, una piazza dove non rombano perennemente le auto, una piscina e, non di poco conto, dal buon cibo e vino lombardo. Un esempio concreto di rinascita. Il primo tassello è stato un glamping, nato dall’intuizione di una coppia olandese. Un segnale di interesse dall’estero subito compreso dall’amministrazione comunale. Poi è arrivata la scelta di “Chateau Meiland”, una delle serie tv più seguite nei Paesi Bassi, che ha preferito Mornico a mete più note come Bellagio o Sanremo, puntandovi i riflettori. Oggi, oltre agli olandesi, anche britannici stanno scegliendo Mornico Losana come meta turistica o luogo dove investire. Cosa rappresenta per la regione Lombardia? Un caso di successo che oggi può essere preso ad esempio da molti altri borghi italiani. E che dimostra, ancora una volta, quanto la Lombardia sia capace non solo di attrarre, ma anche di sorprendere. La storia di Mornico Losana conferma che la nostra Regione ha delle aree rurali straordinarie, da riscoprire e valorizzare. Tra queste, l’Oltrepò Pavese, che è un patrimonio autentico, ancora poco conosciuto a livello internazionale ma di una bellezza che non ha paragoni. I suoi paesaggi, il suo stile di vita, i suoi borghi e la sua tradizione enogastronomica sono capaci di incantare chiunque. A Mornico si respira armonia, semplicità e rispetto per la terra. Ed è questo ciò che i viaggiatori del mondo oggi cercano. L’interesse mediatico sta aprendo a una nuova narrazione dei borghi lombardi e italiani. Mornico Losana non è solo la location di una produzione televisiva. È il frutto di una strategia ben costruita e lungimirante. Quale? Questo è il risultato della visione lucida e coraggiosa della sindaca Ilaria Rosati, che non ha mai accettato un destino già scritto e ha dimostrato cosa significa amministrare con visione: ha intercettato una coppia olandese che ha creduto nel territorio, ha costruito con loro un glamping che ha acceso i riflettori sull’Oltrepò Pavese, e da lì è nato un circolo virtuoso fatto di turismo, investimenti immobiliari, relazioni internazionali e valorizzazione identitaria. È un caso di studio che dimostra come i piccoli comuni possano diventare motori di cambiamento. Oggi a Mornico abbiamo flussi turistici esteri, negozi che riaprono, artigiani coinvolti direttamente nella filiera del cambiamento. Ma ciò che più conta è che questo è un modello reale, concreto, replicabile: non solo televisione, ma nuove opportunità per una comunità intera. L’interesse mediatico su Mornico Losana sta aprendo a una nuova narrazione dei borghi italiani. Come, a suo avviso, i piccoli comuni possono diventare motori di cambiamento? Servono visione, cura e promozione. Rigenerare non significa solo ristrutturare edifici, ma mantenere vivo il cuore della comunità: storia, identità, tradizioni, cibo. In questo, l’Italia ha un vantaggio enorme: un patrimonio culturale e gastronomico unico, da raccontare e valorizzare. Le amministrazioni devono osare: investire in eventi, sagre, festival, sport, usare il web per raccontarsi e costruire reti. Sempre più istituzioni stanno comprendendo che il turismo può essere la vera leva di sviluppo per i piccoli centri, spesso privi di grandi industrie ma ricchi di potenziale umano e territoriale. Mornico Losana, esempio virtuoso Sindaca Rosati, in un’Italia in cui tanti borghi combattono con lo spopolamento e il declino economico, Mornico Losana è diventato un esempio virtuoso che sta attirando l’attenzione internazionale. Cosa ha di speciale questo paesino nel cuore dell’Oltrepò Pavese? La posizione geografica innanzitutto. Mornico Losana è un piccolo paese ben collegato a Milano sia con treni che con mezzi pubblici. A meno di un’ora di viaggio c’è l’aeroporto di Linate. Questo attrae sicuramente quelle famiglie che cercano una casa indipendente, a buon prezzo, lontana dal caos della città ma vicino a valide strutture scolastiche e ospedaliere. Il nostro consiglio comunale, poi, è composto da persone tra loro affiatate e, soprattutto, molto giovani e innamorate del loro paese. Come è arrivata a Mornico Losana la produzione di “Chateau Meiland”? Su invito di Stephen, un registra olandese che in tempi non sospetti ha acquistato e ristrutturato qui una casa. Amico dei produttori di “Chateau Meiland”, li ha invitati a scoprire il nostro Paese. Si sono innamorati del contesto e del paesaggio e hanno deciso quindi di usare Mornico come location per l’ambientazione dell’edizione 2025 della sere. Olandesi, britannici e ora anche scozzesi stanno scegliendo di investire qui, attratti dal clima, dall’autenticità del borgo, dalla bellezza paesaggistica, dalla qualità della vita, del nostro vino e dalla cordialità degli abitanti. Fondamentale poi è stato il supporto dell’assessora Barbara Mazzali, donna stupenda e persona con una visione lungimirante delle cose. Grazie a lei Mornico Losana ha avuto la visibilità che merita. Ha saputo raccontarci nel modo più giusto. Che tipo di riscontro ha avuto tra gli abitanti? Come è cambiata, se è cambiata, la vita di Mornico? Lo scetticismo e la reticenza dell’inizio hanno lasciato spazio, nel tempo, a spirito di accoglienza e accettazione. Gli stranieri che sono arrivati e hanno deciso di investire nel nostro paese sono un valore aggiunto da un punto di vista economico e, data la loro diversità di usi e costumi, uno stimolo da un punto di vista sociale. Il bar della piazza di Mornico è diventato luogo di integrazione e di scambio culturale. Il mornichese, di suo, ha uno spirito aperto e generoso con la novità e gli stranieri apprezzano molto questo nostro lato conviviale.

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Mornico Losana, il borgo lombardo rinato grazie a una serie tv olandese

Costanza Ruggeri