"Il male nasce sempre nella quotidianità": Antonella Lattanzi racconta Ira Levin

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

©Getty

L'editore Sur ha riportato in libreria i romanzi di uno dei grandi autori del Novecento americano, a cominciare da "Rosemary's Baby". A raccontarne l'importanza, nella nuova puntata di "Incipit", è Antonella Lattanzi

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La puntata di "Incipit" di questa settimana è dedicata a un grande autore del ‘900 americano, uno di quelli di cui gran parte dei lettori conoscono il titolo di almeno un libro, ma non ne ricordano il nome. Di questo autore, di questo grande autore, che si chiamava Ira Levin, parliamo con la scrittrice Antonella Lattanzi.

I romanzi di Levin sono oggi pubblicati da Sur: il più noto si intitola “Rosemary’s Baby” ed è disponibile grazie alla traduzione del compianto Attilio Veraldi. È un libro noto grazie all'omonimo film che ne è stato tratto, con l’interpretazione di Mia Farrow e la regia di Roman Polanski, ma il suo valore si coglie al di là della proverbiale trasposizione che ne è stata fatta. Lattanzi, in questa intervista, ne indaga gli aspetti, a cominciare dall'importanza dei dialoghi e dalla capacità di raccontare il male proprio a partire dalla nostra quotidianità.

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

 

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