Secondo un recente sondaggio di Ipsos, il 65% degli italiani durante l’estate non può fare a meno del “dolce per eccellenza”. In Europa nel corso del 2024 sono stati consumati 1,9 milioni di tonnellate di gelato
L’Italia non è solo la patria della pasta e della pizza. Il classico “menù estivo” italiano, infatti, non può che concludersi con il più amato dei dolci: il gelato. Secondo un recente sondaggio di Ipsos, condotto per Magnum, è infatti proprio il gelato il primo dei vizi di cui gli italiani proprio non possono fare a meno durante le vacanze estive (ma non solo). In un Paese dove appunto la cucina è il vero punto di orgoglio di un’intera nazione, su un campione di 338 italiani intervistati, ben il 65% (praticamente 7 su 10) ha confermato che il gelato è – e resta – il principale “tasto dolente” della dieta mediterranea.
Tonnellate di gelato per l'estate europea
“I dati del consumo del gelato sono in continua crescita soprattutto in Italia, ma anche nel resto d’Europa: un trend che vede il gelato essere al primo posto tra le scelte dei consumatori. Dati e numeri importanti di un mercato ormai consolidato nel Vecchio continente e che ci porta a sperimentare nuovi sapori e a sfidare i confini del gusto” ha evidenziato Stefania Mauri, direttrice Marketing Italia.
D’estate si può rinunciare forse a un buon bicchiere di vino, a una pizza con gli amici o a una ricca insalata ma non si può rinunciare alla freschezza di un gelato che per oltre la metà degli intervistati resta comunque anche una valida alternativa a un pasto completo. Nel 2024, infatti, nell'intera Unione europea sono state consumate circa 1,9 milioni di tonnellate di gelato, con un aumento del 2,6% rispetto al 2023. I Paesi con i maggiori volumi di gelato, lo scorso 2024 sono stati Germania (285mila tonnellate), Francia (280mila tonnellate) e Italia (261mila tonnellate), che insieme rappresentano il 44% del consumo totale. Spagna, Paesi Bassi, Portogallo, Belgio, Polonia, Romania e Repubblica Ceca sono rimasti leggermente indietro, rappresentando insieme un ulteriore 34%.